Filarmonica in Duomo, Chailly ai milanesi: «Vi trascineremo»
Ravel, de Falla e Gershwin per il concerto del 12 giugno: portiamo il ‘900 in piazza. L’assenza di solisti di prestigio
Per sfatare una volta per sempre il tabu di una musica del Novecento d’impervio ascolto, Riccardo Chailly ha deciso di portare il Novecento in piazza. «Un Novecento divertente, sotto il segno di Spagna, Francia e una ventata d’America» spiega il maestro annunciando il programma del Concerto per Milano che il 12 giugno lo vedrà con la Filarmonica della Scala, sotto le stelle a fianco del Duomo.
Appuntamento consolidato, doppio anniversario: dieci anni di grande musica nella piazza simbolo della città e 40 di Filarmonica, l’orchestra creata da Claudio Abbado, la cui eredità Chailly ha raccolto in questi sette anni da direttore scaligero. «Invito tutti, milanesi e non, a un viaggio musicale molto speciale costruito su una serie di corti circuiti tra tre geni della musica del secolo scorso: Manuel de Falla, Maurice Ravel, George Gershwin. Un filo evidente lega le composizioni scelte, “Interludio e danza” di de Falla, “Rapsodie espagnole” di Ravel, “Un americano a Parigi” e “Catfish Row” di Gershwin».
Un trionfo del Novecento storico introdotto da una novità di oggi. Il brano commissionato a Nicola Campogrande è fin dal titolo, «Decisamente allegro», tutto un programma. «Una fanfara di trombe, sette minuti di energia per salutare il pubblico in modo trascinante». «Questo concerto è ormai una bella tradizione per Milano. Quindi andiamo avanti — aggiunge il sindaco Sala —. Tanto più che stavolta finalmente la piazza sarà piena. Anche di turisti, visto che siamo tornati agli stessi numeri del 2019».
E alla piazza fisica si aggiungerà quella mediatica. Grazie a Rai Cultura, diretta su Rai 5, RaiPlay, Radio 3. Realizzato grazie il Main partner Unicredit, lo sponsor Allianz, il sostegno di Esselunga, il concertone promette l’en plein di folla e applausi. Peccato per l’assenza, secondo anno di fila, di un solista di prestigio (come Bollani, Lang Lang, Garrett, Argerich, Vengerov nelle precedenti edizioni). La spiegazione ufficiale è che per il decennale s’è voluto dar spazio all’orchestra. La promessa ufficiosa, che per il prossimo anno è già prenotata una stella di prima grandezza. Vedremo.