Oggi si rischiano grandinate «Meteo estremo»
La pioggia che gli agricoltori invocano — ormai tardiva — dovrebbe finalmente arrivare a Milano oggi nel tardo pomeriggio. Difficile, però, che serva a qualcosa: si tratterà con probabilità di temporali passeggeri e grandine. Quindi, danni. D’altronde le temperature che da oltre un mese a Milano si attestano di circa 6 gradi al di sopra della media stagionale 1991-2020 hanno una sola certezza: provocare fenomeni atmosferici estremi, come aveva spiegato la meteorologa della Fondazione Osservatorio Metereologico Milano Duomo Pamela Turchiarulo al Corriere. «Con anomalie di questo tipo si immagazzina tanta più energia nelle acque del mare. Periodi come questo vanno ad aumentare moltissimo la possibilità di eventi estremi: su Milano, temporali molto violenti e grandinigeni». Ieri il governatore Attilio Fontana ha ribadito che la richiesta dello stato di emergenza verrà «eventualmente inoltrata, se e quando i tecnici diranno che è necessario». Ma il caldo di queste settimane ha un’immediata cartina di tornasole, lontana dai campi agricoli e nel cuore della metropoli: i blackout. Se ieri la giornata è stata finalmente di tregua, sono ormai tutti gli angoli della città nelle ultime due settimane ad essere stati oggetto di interruzioni e disservizi, con lavori di manutenzione che hanno richiesto fino a 7 ore. La spiegazione di Unareti, la società unica per la distribuzione di energia elettrica e gas: l’aumento repentino e continuo dei consumi. Nell’ultima settimana Unareti ha registrato a Milano un «aumento dei consumi di oltre il 35% rispetto al mese precedente e del 10% rispetto a un anno fa». E così a ritroso: giovedì scorso il consumo cittadino è stato di 25GWh, che segna un +10% rispetto al giorno precedente e +25% rispetto alla settimana precedente. E così anche i consumi nei primi giorni della settimana erano già cresciuti del 25% rispetto a quella prima e del 35-40% rispetto a maggio (quando già si era registrato un +20% negli ultimi dieci giorni del mese sui sette precedenti). Risultato: interruzioni da Nord a Sud, da Est a Ovest. «Milano — spiega Unareti — è fra le città europee con la più alta densità di potenza elettrica richiesta per chilometro quadrato. I picchi dei consumi che si stanno registrando influenzano lo stress della rete». Una spiegazione che non ripaga dei disservizi, con code di proteste dei residenti sui social network, e dello spreco nei negozi, costretti a buttare tutto il cibo fresco.