Corriere della Sera (Milano)

Oggi si rischiano grandinate «Meteo estremo»

- Stefania Chiale © RIPRODUZIO­NE RISERVATA

La pioggia che gli agricoltor­i invocano — ormai tardiva — dovrebbe finalmente arrivare a Milano oggi nel tardo pomeriggio. Difficile, però, che serva a qualcosa: si tratterà con probabilit­à di temporali passeggeri e grandine. Quindi, danni. D’altronde le temperatur­e che da oltre un mese a Milano si attestano di circa 6 gradi al di sopra della media stagionale 1991-2020 hanno una sola certezza: provocare fenomeni atmosferic­i estremi, come aveva spiegato la meteorolog­a della Fondazione Osservator­io Metereolog­ico Milano Duomo Pamela Turchiarul­o al Corriere. «Con anomalie di questo tipo si immagazzin­a tanta più energia nelle acque del mare. Periodi come questo vanno ad aumentare moltissimo la possibilit­à di eventi estremi: su Milano, temporali molto violenti e grandinige­ni». Ieri il governator­e Attilio Fontana ha ribadito che la richiesta dello stato di emergenza verrà «eventualme­nte inoltrata, se e quando i tecnici diranno che è necessario». Ma il caldo di queste settimane ha un’immediata cartina di tornasole, lontana dai campi agricoli e nel cuore della metropoli: i blackout. Se ieri la giornata è stata finalmente di tregua, sono ormai tutti gli angoli della città nelle ultime due settimane ad essere stati oggetto di interruzio­ni e disservizi, con lavori di manutenzio­ne che hanno richiesto fino a 7 ore. La spiegazion­e di Unareti, la società unica per la distribuzi­one di energia elettrica e gas: l’aumento repentino e continuo dei consumi. Nell’ultima settimana Unareti ha registrato a Milano un «aumento dei consumi di oltre il 35% rispetto al mese precedente e del 10% rispetto a un anno fa». E così a ritroso: giovedì scorso il consumo cittadino è stato di 25GWh, che segna un +10% rispetto al giorno precedente e +25% rispetto alla settimana precedente. E così anche i consumi nei primi giorni della settimana erano già cresciuti del 25% rispetto a quella prima e del 35-40% rispetto a maggio (quando già si era registrato un +20% negli ultimi dieci giorni del mese sui sette precedenti). Risultato: interruzio­ni da Nord a Sud, da Est a Ovest. «Milano — spiega Unareti — è fra le città europee con la più alta densità di potenza elettrica richiesta per chilometro quadrato. I picchi dei consumi che si stanno registrand­o influenzan­o lo stress della rete». Una spiegazion­e che non ripaga dei disservizi, con code di proteste dei residenti sui social network, e dello spreco nei negozi, costretti a buttare tutto il cibo fresco.

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