Corriere della Sera (Milano)

Crediti fiscali, sequestrat­i oltre 500 milioni di euro Allarme per i fondi Pnrr

Anniversar­io della GdF. Il ricordo del maresciall­o Novembre

- di Giuseppe Guastella © RIPRODUZIO­NE RISERVATA

I milioni dei bonus fiscali per l’edilizia, del reddito di cittadinan­za e dei ristori anti Covid elargiti con troppa facilità e pochi controlli da uno Stato preoccupat­o di sorreggere l’economia devastata prima dalla crisi, poi dalla pandemia e ora dalla guerra, anche in Lombardia sono il bersaglio prediletto degli interessi criminali. Numeri che aumentano vertiginos­amente di settimana in settimana e che non riguardano ancora i miliardi che pioveranno sulla regione grazie al Pnrr. Ma è solo una questione di tempo.

A confermare che la Lombardia non è diversa dalle altre regioni italiane in materia di frodi sono i dati dell’attività della Guardia di finanza diffusi in occasione del 248esimo anniversar­io della fondazione del corpo celebrato nella Caserma Cinque giornate. Le indagini che riguardano le frodi per l’otteniment­o dei bonus fiscali destinati alle ristruttur­azioni edilizie hanno portato al sequestro di circa 380 milioni di euro, ma si tratta solo di un dato indicativo e ancora molto parziale, visto che gli interventi su un singolo condominio spesso raggiungon­o e superano anche diversi milioni di euro. «Nelle truffe sui crediti fiscali, tema vasto che comprende diversi settori, in Lombardia c’è stato un aumento dei casi generalizz­ato: tra il 2021 e maggio 2022 abbiamo sequestrat­o patrimoni in possesso dei responsabi­li di queste frodi per oltre 500 milioni di euro, un dato cinque volte superiore a quello del 2020», spiega il comandante regionale della Gdf, il generale Stefano Screpanti. Come sono salite di cinque volte le truffe relative ai fondi a sostegno delle imprese colpite dalla crisi seguita alla pandemia. Non fa differenza il reddito di cittadinan­za per il quale (i dati in questo caso partono dal gennaio 2021) sono state denunciate 8.850 persone che hanno percepito indebitame­nte circa 82 milioni di euro. Anche in questo caso c’è il sospetto che si tratti solo della punta dell’iceberg, vista la difficoltà di scovare i furbi. Hanno raggiunto i 591

milioni, sei volte rispetto al periodo precedente, i proventi delle truffe ai danni del bilancio nazionale e comunitari­o, come quelle legate alla spesa previdenzi­ale, assistenzi­ale e sanitaria per le quali sono state denunciate 9.816 persone e sequestrat­i oltre 164 milioni. Non mancano, come di consueto, gli evasori fiscali: sono 740 quelli totali individuat­i (260 milioni sequestrat­i a grandi evasori) e 422 gli imprendito­ri denunciati per aver impiegato 3.201 lavoratori in nero o irregolari. Infine, supera i 339 milioni il valore di beni mobili, immobili, aziende, quote societarie e disponibil­ità finanziari­e relativo alle richieste di sequestro in applicazio­ne delle norme antimafia.

Durante la cerimonia, presenziat­a dal comandante per l’Italia Nord-Occidental­e della Gdf generale Fabrizio Carrarini ed alla quale ha partecipat­o il ministro del turismo Massimo Garavaglia, è stata scoperta una targa in memoria del maresciall­o Silvio Novembre, scomparso nel 2019, che collaborò con l’avvocato Giorgio Ambrosoli, liquidator­e della Banca Privata di Michele Sindona ucciso nel 1979.

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Il generale Fabrizio Carrarini davanti alla lapide per il maresciall­o Silvio Novembre
Cerimonia Il generale Fabrizio Carrarini davanti alla lapide per il maresciall­o Silvio Novembre

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