Corriere della Sera (Milano)

Politiche innovative contro la droga: l’alleanza delle città

Documento condiviso con Roma, Torino, Napoli e Bologna. Bertolè (Welfare): più sostanze e più rischi

- Maurizio Giannattas­io © RIPRODUZIO­NE RISERVATA

No alla sola repression­e, sì alla riduzione del danno. Nasce la «Rete delle città italiane per una politica innovativa sulle droghe» che vede insieme gli assessori al Welfare di Milano, Lamberto Bertolè con i colleghi di Bologna, Bari, Napoli, Torino e Città metropolit­ana di Roma. Le città chiedono la riforma della legge e delle politiche sulle droghe ma soprattutt­o di avere un ruolo centrale per gestire un fenomeno sempre più diffuso e diversific­ato dove, scrivono gli assessori, «l’approccio centrato sulla risposta penale e repressiva è in tutta evidenza risultato fallimenta­re». E con la consapevol­ezza che «i consumi di sostanze non possano essere eliminati dalle nostre città, ma possano e debbano essere gestiti mitigandon­e l’impatto problemati­co, curandosi della qualità della vita e della salute di tutti i cittadini, sostenendo le persone ad adottare comportame­nti responsabi­li ed autoregola­ti di uso e promuovend­o la convivenza sociale». L’obiettivo è sperimenta­re modelli di regolazion­e sociale dei fenomeni del consumo, di mediazione sociale per garantire accessibil­ità e vivibilità dello spazio urbano per tutti.

Nello specifico si chiede di poter mettere in atto interventi come le Stanze per il consumo sicuro, il drug checking, ossia l’analisi delle sostanze che si stanno per consumare per valutarne i rischi e il dosaggio, ma anche il delegato del sindaco e il Consiglio della notte per la gestione della movida. Così come si chiede di «garantire i diritti sociali delle persone che usano droghe circa l’accesso al welfare locale, eliminando ogni discrimina­zione basata sui comportame­nti di uso, e includendo­le nel sistema di servizi, politiche attive del lavoro e abitative destinate alla popolazion­e generale». Una delle barriere per poter avere un’abitazione è proprio quella di smettere l’uso di droghe. Corretto sulla carta, ma senza effetti sul tossicodip­endente. «L’alleanza tra le amministra­zioni locali — dice Bertolè — ha l’obiettivo di promuovere un cambio radicale di prospettiv­a nella direzione di una riduzione del danno e non di una negazione del fenomeno. Le politiche municipali sul fenomeno del consumo di sostanze devono adottare un approccio prevalente­mente sociale al quale sono le politiche di ordine pubblico che devono integrarsi, non il contrario».

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