Calchi Taeggi, il palazzo è da ristrutturare: la onlus rischia lo sfratto
Senza margini è impegnata da 10 anni per i senzatetto
Quindici realtà del centro associazioni, cooperative, commercianti, comitati e persino un teatro, il Carcano, si muovono per avere garanzie a favore di una onlus che rischia di vedersi ridimensionata o decentrata negli spazi e deciderebbe di interrompere definitivamente la propria attività. Al centro dei riflettori è il gruppo dei Senza Margini: centinaia di volontari che da più di dieci anni organizzano per i senzatetto un dormitorio nei mesi freddi e servizi di accompagnamento a clochard e rifugiati durante il resto dell’anno.
L’associazione ha sede in corso di porta Vigentina 15, nel palazzo comunale Calchi Taeggi. I volontari lo hanno trovato tanto tempo fa in stato di degrado e assoluto abbandono. Si sono rimboccati le maniche tutti — compresi molti nomi noti che si danno da fare per spirito di servizio, ma non vogliono essere citati — e gratuitamente nel tempo lo hanno rimesso a posto, allacciando sul territorio una rete straordinaria. Due mesi fa hanno saputo dalla stampa che il Comune ristrutturerà il palazzo a spese dell’Agenzia delle Dogane per farne un nuovo polo di servizi civici aggiungendo alla scuola materna, alla biblioteca e al Cam già presenti, anche la sede del Municipio 1 e altre funzioni pubbliche.
Da allora Senza Margini si rivolge alle istituzioni con una richiesta precisa adesso rilanciata dalle 15 realtà che hanno anche scritto una lettera al sindaco e agli assessori. Centinaia di persone chiedono dunque che il servizio possa restare in quello spazio a tempo indeterminato, al netto del periodo di cantiere — oppure, se questo fosse realisticamente impossibile — in uno spazio analogo, di grandi dimensioni, che si potrebbe per tempo organizzare, ma sempre nel Municipio 1. Diversamente, Senza margini interromperà l’attività.
La palla è alle istituzioni. Se per l’inizio dei lavori non c’è una data, nemmeno indicativa, dagli assessorati al Demanio e delle Politiche Sociali arriva l’apprezzamento e ancora non una soluzione: «Questa esperienza ha dato un contributo importante, stiamo lavorando per assicurare la continuità del progetto, nello specifico perché sia possibile proseguire con un presidio per tutta l’estate e perché in autunno possa essere individuata una soluzione più stabile», risponde Lamberto Bertolè.
Incalzano nella lettera i 15 gruppi, capitanati da Cristina Ardigò Branca dell’associazione Aiutiamoli: «La presenza fisica di Senza Margini in tutti questi anni ha salvaguardato il palazzo dai costanti tentativi di occupazione. Consegnare le chiavi il 15 luglio come era stato concordato nel 2021 non ha alcun senso, tutte le attrezzature oltre allo spazio andrebbero vandalizzate e rubate. Chiediamo che Senza Margini possa restare lì dove è oggi con il suo straordinario servizio, nei piani seminterrato e primo piano dove già opera (…) Quel palazzo è l’ideale rispetto al servizio offerto e gli effetti virtuosi della loro presenza si sono rivelati biunivoci per tutti». Federico Gallo Perozzi, tra i promotori di Senza Margini, vuole restare fiducioso: «Siamo fiduciosi che nell’ambito dell’apprezzabile logica per la quale in questo stabile gli spazi oggi destinati al sociale rimarranno tali, sarà coinvolta anche Senza Margini, al momento unica esclusa nel progetto concordato con l’Agenzia delle Dogane. Chi vive ai margini non deve per forza finire ai margini della città».