«Le luci sulle bici? Una forma di civiltà: regalatele a Natale»
Censi: impossibile multare tutti i trasgressori
Qualche giorno fa sulle pagine milanesi del Corriere della Sera è nato un dibattito sulla questione dei ciclisti che non accendono le luci mentre pedalano, mettendo così a rischio la loro vita: una abitudine che riguarderebbe, addirittura, quattro ciclisti su cinque, che circolerebbero a luci spente soprattutto di sera e di notte, aumentando quindi a dismisura il rischio di incidenti su strada. Al nove novembre scorso, infatti, nel solo 2022 gli incidenti che hanno coinvolto chi era a bordo di una due ruote sono stati 1.628, di cui 758 — quindi più della metà — hanno visto un ciclista investito.
Un tema che anche l’assessora alla Mobilità Arianna Censi ha attenzionato visto anche in significativo numero di biciclette presenti in città (alcune stime parlano di un 12% di milanesi appassionati di bicicletta). «Soprattutto ora che fa buio presto, è importante avere ancora più accorgimenti», commenta l’assessora. Che, tuttavia, trova «pleonastico» dover ribadire «l’ovvio: ovvero — rimarca — dover dire che accendere le luci mentre si va in bicicletta è sinonimo di sicurezza. Non solo per sé stessi ma anche per chi guida e chi è pedone». Una «forma di civiltà», in sostanza, di cui Milano non deve privarsi: per la propria sicurezza e per quella degli altri.
Per questo l’assessora, a nome del Comune, lancia un appello: «Dal momento che ci stiamo avvicinando a Natale e in molti avranno il problema dei regali, suggerisco di regalare ai propri amici e parenti la delle luci da montare sulla propria due ruote. Sappiamo che non tutte le hanno in dotazione e io stessa le regalerò. Un pensiero utile e anche economico ma che può davvero salvare la vita a molti».
Da parte di Palazzo Marino, d’altronde, sarebbe impossibile sanzionare chiunque circoli sulle due ruote con il buio senza essere visibile. E non solo perché è più complicato fermare un ciclista che un automobilista. Ma anche perché, spiega l’assessora, «è la stessa ratio per la quale non riusciamo a multare quei proprietari di cani che non raccolgono le deiezioni dei propri animali. Dobbiamo uscire dalla logica che una cosa è sbagliata solo se viene sanzionata: noi dobbiamo essere una città civile, di persone educate e intelligenti, che scelgono di spostarsi in bicicletta senza mettere a repentaglio la vita di nessuno in strada», chiarisce Censi.
Gli appelli «Dobbiamo uscire dalla logica che una cosa è sbagliata solo se viene sanzionata»