Primo tavolo (interlocutorio) centrosinistra e Movimento 5s
Un incontro interlocutorio di un paio di ore. Prossimo appuntamento domani. Si conclude dopo due ore il primo confronto tra la delegazione ristretta del centrosinistra che sostiene la candidatura alla presidenza della Regione di Pierfrancesco Majorino, e i vertici regionali del Movimento Cinque Stelle per provare a trovare la quadra in merito alla possibile alleanza elettorale alle Regionali del 2023. All’incontro, che si è svolto da remoto in videocollegamento, hanno partecipato per il centrosinistra il segretario del Pd Lombardo, Vinicio Peluffo, il consigliere regionale dem Matteo Piloni, il presidente del Movimento lombardi civici europeisti, Valter Andreazza, e il segretario regionale di Sinistra italiana, Paolo Matteucci. Nessun rappresentante, invece, di +Europa, il cui segretario nazionale Benedetto Della Vedova si è detto più volte contrario ad allargare la coalizione ai Cinque Stelle. «Fin dalle prime interlocuzioni avute con la coalizione abbiamo posto la questione dell’incompatibilità tra +Europa e Cinque Stelle — dice Valerio Federico, della segreteria nazionale di +Europa — che confermiamo anche in considerazione del valore nazionale delle elezioni regionali di Lombardia e Lazio. +Europa è un partito liberaldemocratico e non è parte integrante del centrosinistra, neanche in Lombardia — conclude — ma valuta di volta in volta le migliori opportunità che si presentano per le istanze liberali, libertarie, europeiste ed ambientaliste». Una ricostruzione che però non convince chi alla riunione ha partecipato in quanto la delegazione «ristretta» sarebbe stata decisa dall’intera coalizione. «È stata una prima riunione interlocutoria, dove noi abbiamo illustrato i 5 punti del programma, mentre abbiamo scelto di accantonare la questione del candidato», ha spiegato il coordinatore lombardo dei Cinque Stelle, Dario Violi, al termine della riunione alla quale ha preso parte anche il capogruppo M5s al Pirellone, Nicola Di Marco. «L’idea — ha aggiunto Violi — è di fare altri due o tre incontri la prossima settimana, a partire da martedì, per vedere se c’è la possibilità di trovare un accordo sui temi».