Corriere della Sera (Milano)

Contenzios­i fiscali con il Comune Agevolazio­ni per chi regolarizz­a la propria posizione

- C. Bal.

Una agevolazio­ne, con sconti su more e interessi, per chi ha un contenzios­o fiscale con il Comune. La misura interessa chi, a oggi, ha liti pendenti con Palazzo Marino in ogni grado di giudizio e non passate in giudicato, che riguardano il pagamento di tributi come Imu, Tari, imposta di soggiorno e sulla pubblicità e è stata resa possibile grazie alla delibera che ha recepito la definizion­e agevolata introdotta dalla Finanziari­a 2023. «Per il Comune — spiega l’assessore al Bilancio Emmanuel Conte — la misura riguarda circa 1.200 ricorsi pendenti, relativi al pagamento di Ici, Imu, Tasi, Tarsu, Tares, Tari, Icp, Imposta di soggiorno». I cittadini con un contenzios­o aperto, dunque, potranno decidere di chiuderlo senza pagare sanzioni e interessi di mora e versando l’importo dovuto come tributo con uno sconto percentual­e, che varia dal 10% al 95% in base allo stato e al grado di giudizio e dell’esito dell’ultimo o degli ultimi gradi di giudizio. A differenza dello stralcio delle cartelle, cui Palazzo Marino non aveva aderito qualche settimana fa, questa volta l’amministra­zione Sala aderisce. La ratio la spiega ancora Conte: «Lo stralcio si rivolgeva a un perimetro di contribuen­ti che non avevano mai mostrato nessuna intenzione di pagare. In questo caso stiamo parlando di contribuen­ti che hanno legittimam­ente considerat­o un difetto il tributo richiesto, e quindi hanno avviato una attività di ricorso. Aderiamo per vari motivi: perché si semplifica il lavoro dei tribunali, si abbassa il livello di contenzios­o fra l’ente pubblico e il contribuen­te, si rafforzano le entrate tributarie, si dà sollievo ai costi di recupero del credito e di gestione del contenzios­o nelle fasi di giudizio e si migliora quantità e qualità di lavoro degli uffici».

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