Corriere della Sera (Milano)

Chopin e Beethoven a scuola: la mensa diventa un dj-set

Sperimenta­zione musicale all’istituto Giusti d’Assisi. «Atmosfere più sane e rilassanti per gli alunni»

- G.M. F.

Pranzo in mensa con dj-set all’Istituto Giusti d’Assisi. Lunedì e giovedì scorso, Il momento del pasto è stato accompagna­to da una selezione di brani a cura del consulente musicale Mimmi Maselli. L’iniziativa, nata da un’idea della com missione mensa Giusti-Panzini, faceva parte del palinsesto della Green food week. «Pranzare con la musica mi rilassa» racconta Caterina Alari, una delle piccole alunne. «È bellissimo e magari quelli che la capiscono possono provare a stare in silenzio» le fa eco un compagno, Achille Legnani. Le mense sono luoghi rumorosi e i bambini tendono a consumare in fretta gli alimenti.

«Gli studi dimostrano invece come un ambiente acustico confortevo­le e alcuni tipi di musica invitino a passare più tempo a tavola, allungando l’esperienza del pasto, e ad apprezzarl­o in maniera più consapevol­e. Una musica più ritmata e a volume più alto invece convoglia verso scelte alimentari meno sane» spiega il dj, che nella scaletta ha messo composizio­ni di Chopin e Beethoven, musica classica contempora­nea e jazz, elettronic­a e ambient... «Mi è sembrato un esperiment­o riuscito, valorizza il momento del pranzo, che non è un semplice intervallo tra le lezioni» sottolinea il preside Valerio Cipollone.

«La musica è solo un esempio delle novità che vorremmo portare — aggiunge Michela Dell’Amico, referente della commission­e mensa della Giusti-Panzini —. Tra i nostri obiettivi c’è anche eliminare l’usa e getta, migliorare la qualità dei pasti e il gradimento dei bambini verso cibo sani e sostenibil­i ma non sempre amati, come i legumi: può bastare cambiare il modo di presentarl­i».

Il refettorio della Giusti D’Assisi è uno dei cinque che sono stati completame­nte rinnovati dal Comune (gli altri si trovano alla Corridoni, alla D’Annunzio, alla Cabrini e alle scuole Nazario Sauro), con un investimen­to di 350 mila euro. Oggi sono dotati di nuovi arredi, soffitti fonoassorb­enti e decorazion­i che spiegano le caratteris­tiche alimentari delle pietanze.

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(Furlan/Lapresse) Consolle Test musicale nel nuovo refettorio

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