«Noi in corteo al fianco della Brigata Ebraica»
Il centrodestra non ha ancora deciso una linea unitaria sulla partecipazione al corteo del 25 Aprile (e non è neanche detto che lo farà, visto che spesso i partiti lasciano libertà di coscienza sulla partecipazione), ma molti degli esponenti milanesi di Forza Italia, Lega e Fratelli d’Italia sono pronti a unirsi al lungo fiume umano che percorrerà la città fino a piazza Duomo, a fianco della Brigata Ebraica. «Lo faccio da anni — ricorda il capogruppo degli Azzurri a Palazzo Marino Alessandro De Chirico — e quest’anno a maggior ragione: la Brigata Ebraica deve essere sempre scortata e è importante non mescolare il messaggio unitario del 25 Aprile con la guerra in Medio Oriente». A sfilare con la Comunità Ebraica ci sarà anche il collega di partito, nonché ex assessore al Welfare di Regione e oggi consigliere regionale, Giulio Gallera: «Ho sempre trascorso questa giornata a fianco degli ebrei milanesi e credo che per quest’anno sia importante partecipare al corteo rimarcandone le sue ragioni originarie, ovvero le ragioni della democrazia». Anche alcuni dirigenti di FdI promettono di far sentire la loro vicinanza alla Brigata Ebraica. Il capogruppo in Comune Riccardo Truppo spiega che «a fronte della mia disponibilità a sfilare a loro fianco, aspetto che da loro arrivi il benestare, deve essere una cosa bilaterale». Idem per il consigliere comunale e regionale Marco Bestetti: «Dopo la tradizionale partecipazione del mattino al cimitero di guerra del Commonwealth al parco di Trenno, al pomeriggio sarò in corteo con la Brigata Ebraica se riterranno opportuna la mia presenza». Mentre la Lega sarà convocata in Veneto, proprio per il 25 Aprile, visto che il segretario Matteo Salvini ha annunciato un raduno con «migliaia di giovani per parlare di libertà e orgoglio e non contro qualcuno». Un segnale che «sarà molto bello: migliaia di giovani leghisti si troveranno per difendere la libertà a rischio così come è messa a rischio dalle politiche dei burocrati della Ue che non fanno nulla per l’immigrazione».