Via ai lavori per ampliare lo ski stadium di Bormio
Al via dopo Pasqua i lavori di ampliamento dello ski stadium di Bormio, ai piedi della pista Stelvio, dove si svolgeranno le gare di sci alpino maschile delle Olimpiadi MilanoCortina 2026. Saranno i primi interventi relativi a un’opera sportiva in vista dei Giochi a cinque cerchi. Il cantiere sarà aperto l’8 aprile, con due mesi di anticipo rispetto al cronoprogramma, che prevede la conclusione entro l’autunno 2025. Verranno costruiti due edifici, la family lounge e l’hospitality lounge, e sarà completamente ridisegnata la zona di arrivo della Stelvio. «Lo ski stadium è fondamentale per le Olimpiadi e strategico per il futuro di Bormio — spiega il sindaco di Bormio, Silvia Cavazzi —. Ci aspetta un lavoro impegnativo perché ci sono altri progetti da chiudere ma questo è un inizio promettente». Lo scorso dicembre è stata indetta la gara di appalto e il 5 marzo sono stati affidati i lavori all’impresa vincitrice, la Cerri Costruzioni di Talamona. L’intervento vedrà la realizzazione di due edifici trasparenti, in vetro, legno e pietra locale: uno, in corrispondenza delle attuali gradinate, con una copertura piatta sulla quale verranno installate le tribune provvisorie, l’altro, perpendicolare alla pista, con una pianta di 380 metri quadrati, due piani e un mezzanino, su cui verrà collocato un impianto fotovoltaico. L’area di cantiere avrà due accessi da via Funivie: si comincerà con la demolizione delle strutture esistenti utilizzando speciali cannoni per abbattere le polveri e contenere i rumori. Sul fronte viabilistico, resta invece al centro delle polemiche un’altra opera olimpica ritenuta strategica per risolvere l’annoso problema del traffico che attraversa il capoluogo valtellinese. Il completamento della tangenziale di Sondrio prevede la costruzione di un cavalcavia e di uno svincolo in località Trippi. Dopo il no al progetto del sindaco di Montagna in Valtellina, in campo scendono i cittadini. Il «Comitato informale Trippi e Sassella» ha annunciato per il 6 aprile una camminata di protesta che unirà le due zone alle porte di Sondrio interessate dagli interventi.
L’impianto
Si tratta del primo intervento relativo a un’opera sportiva delle Olimpiadi