A Varese Tovaglieri riunisce la vecchia Lega
Più che la tenuta politica della Lega alle elezioni europee, l’unica «preoccupazione» nella vecchia sede del Carroccio di piazza Podestà a Varese è stata per la tenuta della soletta del salone al piano superiore: alle 17.30 erano decine i militanti alla presentazione di Isabella Tovaglieri, candidata nella circoscrizione Nord Ovest. Una folla. Tanto da richiamare molti dei presenti a lasciare cortesemente la sala: «Giù l’aperitivo è già cominciato». A non mollare la posizione sono stati alla fine tanti colonnelli del partito, a cominciare dal presidente della Lombardia Attilio Fontana, i parlamentari locali come il
sottosegretario di Stato e deputato Stefano Candiani; e poi il più alto in grado, arrivato quasi puntuale, il titolare del «Mef» Giancarlo Giorgetti sul quale come era prevedibile si è subito acceso l’interesse dei media riguardo il tema caldo del giorno, l’«affaire» Roberto Vannacci, anche lui candidato in Europa con la Lega. Ma, con ordine, è stata la stessa europarlamentare uscente a mandare messaggi chiari al suo elettorato nella «sua» Varese (è di Busto Arsizio), terra di manifattura, campi agricoli, e proprietari di casa, temi classici, cavalli di battaglia del fronte che si pone contro il sostegno alla Presidente della Commissione Ursula von der Leyen, contro la «perversione del politically correct» e a favore del modello Lombardia: «Abbiamo la prospettiva di vita media più alta d’Europa nonostante ci si muova ancora con motori endotermici. Siamo la dimostrazione di come si possa coniugare ricchezza, migliore qualità di vita e servizi». Fontana, che è politico scafato, ha cercato di mantenere l’attenzione sul punto: «Isabella risponde al territorio e alle sue istanze» ha detto, prima del rompete le righe. E Giorgetti? Alla fine non si è sottratto: che ne pensa delle uscite di Vannacci? «Non le condivido. E non è della Lega».