Da Piovani a Ji Liu Seguendo i virtuosi tra 270 concerti
Attenti al piano! Disseminati in 150 angoli della città, tra oggi e domenica ne spunteranno un po’ ovunque, in musei e palazzi, nelle scuole, dagli asili alle università, e nei parchi. In carcere e in ospedale. Dall’alba a notte fonda, l’«Ascolto inquieto» di Piano City si declinerà in 270 concerti di musiche senza confini, classica, jazz, elettronica, barocca, etnica, rock, pop, soul… Impossibile seguire tutto, qualche suggerimento può tornare utile. Se amate i suoni del nostro tempo, oggi, 16.30 liceo Virgilio, piano lesson di Mariangela Vacatello e Marco Momi su Kinderszenen di Momi poi alle 20 all’Auditorium, direttore Michele Gamba. Altra piano lesson alle 19 al Volvo Studio, dove Nicola Piovani, compositore premio Oscar per «La vita è bella», racconterà i segreti della musica da film. E un film-concerto, «Ryuichi Sakamoto Opus», ultima performance del leggendario Maestro scomparso, sarà alle 21.30 alla Gam l’evento inaugurale della kermesse. Domani, 14.30 al Design Museum, altra prima da non perdere, «Aperto Continuo Furioso Estatico», reinvenzioni per piano e elettronica d’après Erik Satie, con Gloria Campaner e Michele Tadini. Alle 16 all’Agon Diego Petrella rende omaggio a Luigi Nono, alle 19 al Garden di via Senato 14 c’è Frida Bollani Magoni. Musica pianistica per Puccini alle 20 al Conservatorio, alle 21 alla Gam Moritz Fasbender, pseudonimo della compositrice Friederike Bernhard, esplora il campo della elettroacustica. Domenica sveglia all’alba. Alle 5 al Teatro Burri di Parco Sempione Ji Liu esegue un suo brano seguito da Schubert e Philip Glass. Tempo di un caffè, ed ecco al via alla maratona ornitologica di Messiaen, mentre alle 10 Maria Grazia Bellocchio esegue a Brera il suo «Hommage a Kurtág». Bambini invitati al Toy Piano Party alle 11, 12, 14.30 a Casa Emergency. All’Humanitas 11.30 lezione di vita con Yasuyo Segawa, che non potendo usare la destra, scrive musiche per mano sinistra. Il jazz impegnato di Gaetano Liguori alle 15.30 alla Gam e alle 17 in Triennale i deliziosi «Shortcuts» di Antonio Ballista: 50 brani di pochi minuti o pochi secondi per una scorribanda di storia della musica.