Giubileo di Madre Teresa e Padre Pio
Canonizzazione della religiosa e il corpo del frate a Roma. Vaticano: stop agli ambulanti
Sarà il Giubileo di Madre Teresa e di Padre Pio. In un anno Santo low cost, per volere di papa Francesco, due gli eventi clou: la canonizzazione della religiosa e l’arrivo delle spoglie del frate di Pietrelcina. E ieri con i cantieri al Muro Torto è partita la seconda fase dei lavori per le strade: interessate 30 zone fino a giugno, poi i lavori su piazza Venezia e Lungotevere Vaticano.
Il Giubileo di Madre Teresa di Calcutta e di Padre Pio. Nell’Anno Santo low cost voluto da Papa Francesco ecco i due eventi clou che inevitabilmente richiameranno a Roma milioni di fedeli: la canonizzazione della religiosa scomparsa nel ‘97, già beatificata da Giovanni Paolo II, e l’arrivo nella Capitale delle spoglie del frate di Pietrelcina. Per il primo evento è già stata fissata la data: il 4 settembre 2016, quasi un anno dopo l’apertura della Porta Santa. Una data che mette già in fibrillazione l’organizzazione, anche dal punto di vista della sicurezza. Perché questo, come ha ripetuto ieri Ignazio Marino, «è il primo Giubileo ai tempi dell’Isis».
Ma, tra le richieste del Vaticano, non c’è solo la tutela contro il rischio attentati. Ma, rivolto al Campidoglio, monsignor Fisichella ha chiesto attenzione per il decoro: nei luoghi sacri e nella zona intorno a San Pietro, la Santa Sede chiede che venga eliminato l’assalto degli ambulanti ai fedeli. Perché, come è stato ripetuto ieri, intorno al colonnato è pieno di ambulanti e una bottiglietta d’acqua può costare fino a cinque euro. Per questo il Vaticano ha chiesto di «rendere la vita dei pellegrini più semplice», di «tutelarli nei percorsi». L’altra novità organizzativa è il media center: sarà allestito, ad opera della Regione, nell’edificio monumentale di Santo Spirito in Sassia. Marino ha cercato di ottenere la «comunicazione»: la gestirà, invece, il prefetto Franco Gabrielli. Non è stato l’unico «incidente diplomatico». Il sindaco, dopo la riunione, è intervenuto su un tema di competenza regionale: «Abbiamo affrontato il tema della sanità, rispetto alla gestione delle persone che potranno rivolgersi ad assicurazioni private per usufruire del Servizio sanitario». Ma la Regione è stata costretta a fermare «l’invasione di campo» del sindaco, anche perché la ricostruzione di Marino poteva creare equivoci. Così da via Cristoforo Colombo è arrivata la precisazione: «Nel corso del Giubileo l’assistenza sanitaria sarà garantita a tutti i pellegrini, senza alcuna distinzione». Massimiliano Smeriglio, vicepresidente regionale, aggiunge: «Il Vaticano non poteva che essere contento del fatto che la Regione e il Governo, senza sostanziali spese ulteriori, garantiscano un piano di sicurezza sanitaria».
Sui finanziamenti, incontro Campidoglio-Mef: «Nessuna risorsa aggiuntiva da palazzo Chigi», ha ribadito il sottosegretario Claudio De Vincenti. Quindi, sì all’allentamento del patto di Stabilità (più risorse dalla delibera Patrimonio) ma soprattutto, ecco la nuova opzione per il Comune: accendere nuovi mutui per coprire le spese relative al Giubileo.
Media Il centro stampa a S. Spirito in Sassia