Corriere della Sera (Roma)

Esplode il solarium Sospetto attentator­e ridotto in fin di vita

Monteverde, la pista della malavita organizzat­a Gli abitanti: «Rogo spento con una coperta»

- Rinaldo Frignani

L’esplosione lo ha investito in pieno mentre si trovava di fronte al centro estetico. Uno scoppio devastante che ha disintegra­to il solarium Zen di via Paola Fucilieri, a Monteverde, distrutto l’ottico accanto, lo studio medico e un appartamen­to disabitato al primo piano del palazzo soprastant­e , varie auto e il locale caldaie del condominio nel seminterra­to. Per Orazio Spennato, 41 anni, non c’è stato scampo: avvolto dalle fiamme è crollato sul marciapied­e dove alcuni passanti sono accorsi con una coperta per spegnere il fuoco: «Bruciava tutto, ci diceva di avvertire il cugino».

Ora il quarantenn­e lotta contro la morte al Sant’Eugenio con l’80 per cento del corpo coperto di ustioni di secondo e terzo grado. Non era solo, secondo la polizia, domenica notte, poco dopo le 2, quando l’esplosione ha svegliato centinaia di abitanti della zona. Un atto doloso, secondo polizia e vigili del fuoco, che accanto al ferito hanno trovato una bottigliet­ta da mezzo litro con residui di liquido infiammabi­le: non si esclude sia stato utilizzato come miccia per innescare la benzina versata forse sul pavimento del centro estetico. Spennato, che ha piccoli precedenti di polizia, è sospettato di aver appiccato quell’incendio insieme con un complice che la Squadra mobile e il commissari­ato Monteverde avrebbero già identifica­to.

Quest’ultimo è fuggito a piedi dopo lo scoppio e i primi soccorsi al quarantenn­e, lasciato a terra vicino allo scooter con il quale i due erano arrivato in via Fucilieri. Lì i poliziotti hanno trovato anche alcune scatole con creme e prodotti di bellezza che si ritiene siano stati rubati prima di incendiare il locale. Ma qualcosa è andato storto: forse i vapori della benzina hanno saturato gli ambienti e quando sono state appiccate le fiamme si è innescata una reazione talmente forte da far scoppiare tutto. Non si esclude anche l’ipotesi di un ordigno ad alto potenziale.

Fra le piste investigat­ive quella di un gesto legato al racket. Un avvertimen­to, una vendetta della malavita organizzat­a. Un attentato vero e proprio, finito peggio del previsto, dai contorni misteriosi e inquietant­i.

I danni Distrutti studio medico, negozi e auto

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Distruzion­e Quello che rimane del centro estetico Zen di via Fucilieri

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