Arene del cinema arriva il bando (e anche le critiche)
per un brano più introspettivo come Talking Pictures, o un omaggio alla musica di New Orleans con A Breath Of Fresh Air ». Non solo l’Umbria: i Funk Off hanno marciato in Australia e Brasile, in Turchia e in tutta l’Europa, «ma New Orleans resterà sogno». Perché? «C’è un organizzatore americano, che da anni mi diceva, “voglio portare i Funk Off a New Orleans” – racconta Cecchini - Da un paio di stagioni però aveva smesso. Allora questo inverno l’ho incontrato e gli ho detto, “Ci porti a New Orleans?”. E lui, “Sarebbe come voler portare la neve in Alaska…”. Lì ho capito che il sogno sarebbe rimasto tale».
Giovedì 21, sempre alla Casa del Jazz, la presentazione di «Play Verdi»: laboratorio di rilettura jazzistica, in quartetto, di un patrimonio culturale italiano, i preludi di opere come «Aida», «Macbeth», «Simon Boccanegra». Progetto del chitarrista e compositore Nicola Puglielli, arrangiato con il sassofonista Andrea Pace e sviluppato con Piero Simoncini al cont rabbas so e Mas s imo D’Agostino alla batteria. «La sfida è riconoscere il Verdi musicista, l’allievo del maestro Lavigna, grandissimo contrappuntista – spiega Puglielli - Abbiamo rispettato le partiture, improvvisando sull’impianto melodico scritto e composto da Verdi. Nulla di museale, musica viva. Come tutti i periodi storici, i cambi di secolo quando c’è una crisi culturale, si guarda alla tradizione. Ma non penso sia questo il nostro caso. Lo stesso Verdi diceva: guardare al passato, questo sarà un progresso». Dopo il bando per i Festival storici e quello dell’Estate romana arriva il bando per il Cinema d’estate, che fissa le condizioni e stabilisce i luoghi delle arene. Pubblicato online sul sito del Comune, indica 42 location dal centro alla periferia, tra parchi e ville di tutti i Municipi della Capitale. Si va da Villa Mazzanti, nel Municipio I al Parco di Centocelle, passando per il Parco Peppino Impastato Collina della Pace (a Finocchio), il Parco degli Acquedotti, l’Ex Forte Ardeatino, il Laghetto dell’Eur. Ma per ottenere il via libera al progetto bisogna rispettare dei parametri. Qualche esempio: «Non devono essere interessate aree o superfici esterne a quelle indicate nella richiesta». Inoltre, «devono essere adottati tutti gli accorgimenti in relazione all’ordine pubblico al fine di prevenire incidenti, affollamenti o resse, per tutelare e salvaguardare l’ambiente, le strutture o gli arredi monumentali presenti». Ancora: «allestimenti ed elementi di servizio non devono essere posizionati a ridosso di edifici, strutture o arredi monumentali (distanza minima 5 metri), devono avere carattere di stretta temporaneità, essere di tipo autoportante e garantire in qualsiasi momento il completo ripristino dello stato dei luoghi». Il bando però suscita forti perplessità. Per i ragazzi dell’ex Cinema America contiene «23 pagine di limitazioni burocratiche». E accusano: «I fondi destinati sono pari a zero». Critiche anche da Francesco Filini di Fratelli d’Italia: «Tra le 42 aree individuate non c’è nemmeno un parco o una location di Montesacro».