NEL BANDO DELL’AUDITORIUM C’È UNA ROMA CHE NON ESISTE
Caro Conti, la nomina di un amministratore delegato di esperienza internazionale per Musica per Roma è una notizia positiva. Nel bando per la selezione il Comune di Roma ha esplicitato la propria offerta. Oltre alla retribuzione e a eventuali benefici (quale il rimborso all’abbonamento ai trasporti pubblici…), viene proposta la «Vita a Roma» così descrivendola: «Roma, coi suoi 3 milioni di abitanti, è la capitale d’Italia e il principale centro culturale nel territorio nazionale. La città attrae turisti ed artisti provenienti da tutto il mondo grazie al suo ambiente multiculturale e alla numerosità di attrazioni, mostre, concerti ed eventi culturali di alta qualità». Se questa rappresentazione viene offerta pubblicamente, chiediamo che essa corrisponda anche ad una vera realtà, sotto tutti i punti di vista. Molti di noi, che credono ai valori dell’impegno civico e della solidarietà, sono pronti a collaborare ad un atteso, necessario e urgente cambio di rotta della nostra amministrazione comunale.
Federica Alatri
Sono tanti i romani animati da eccellenti intenzioni. Pronti a spendere tempo e energie economiche, pur di sottrarre Roma al disastro. Basterebbe l’esempio di Retake (i volontari che cancellano le scritte sui muri). Ma il bando di Musica per Roma racconta una città inesistente, solo sognata, come dimostra il grave, colpevole disinteresse con cui il Campidoglio ha condannato alla crisi quel gioiello che è Palaexpo.