Nuovi vertici, timori per la sicurezza
Presidente Vittorio Contarina, il più giovane di sempre. Sostituisce Franco Caprino
Vittorio
Contarina, 38 anni, è il nuovo presidente di Federfarma. Sostituisce Franco Caprino che ha annunciato la costituzione di un’altra associazione. Prima emergenza: la sicurezza per le 714 farmacie romane.
La prima iniziativa è stato un incontro col questore per sollevare il problema della sicurezza. «Non passa giorno senza che qualcuno di noi venga rapinato. Non è possibile lavorare con la paura che da un momento all’altro qualcuno ti punti una pistola addosso», dice Eugenio Leopardi, presidente Utifar (Unione tecnica farmacisti italiani) e sostenitore della nuova cordata di colleghi che ha vinto le ultime elezioni dei vertici di Federfarma romana.
Dopo 37 anni consecutivi del governo esce un personaggio storico, Franco Caprino, alla presidenza sale Vittorio Contarina, 38 anni, lavoro in via di Torrevecchia. Dunque un cambio generazionale profondo, una rivoluzione come la definiscono i diretti interessati.
Contarina oltre ad essere il più giovane leader che l’associazione abbia mai avuto, detiene un primato difficilmente eguagliabile. Rapinato 28 volte in 4 anni, anche due volte nel giro di poche ore: «Tante pistole puntate su pancia e tempia. Sotto i miei occhi hanno fatto la roulette russa su papà che era venuto a trovarmi, lo hanno scambiato per uno di noi». Fra i progetti, il potenziamento di Secure shop. Un sistema di collegamento video con la Polizia che in caso di rapina o presenze sospette interviene.
Le farmacie sono le più esposte in quanto dispongono quasi sempre di contanti. Prede facili. Contarina coordina 20 consiglieri, tutti appartenenti alla sua lista, segretario Andrea Cicconetti, vicepresidente Osvaldo Moltedo. Dunque il sindacato si avvia verso il cambiamento, almeno a giudicare dalle dichiarazioni pre elettorali. Ma il cittadino lo avvertirà? L’obiettivo è uniformare i servizi
Il predecessore Caprino non si arrende e annuncia la creazione di una nuova associazione
offerti dalle 714 farmacie romane, un migliaio incluse quelle della Provincia. In pratica allargare il numero di titolari disposti a offrire servizi di diagnostica. La farmacia potrebbe diventare inoltre un canale per la distribuzione dei farmaci ospedalieri «Non siamo una casta. Ultimamente quattro farmacie sono fallite ed è un segnale preoccupante. Dunque bisogna rinnovarci», ribadisce Leopardi.
E Caprino? Non si arrende e annuncia una contromossa. La creazione di una nuova associazione: «Sono in molti a chiederla. Partiremo con un centro studi».