Lazio, i dubbi di Biglia bloccano il mercato
L’argentino è molto corteggiato e potrebbe partire
In principio fu Hernanes, poi venne Candreva e oggi è Lucas Biglia. Passano le estati ma il tormentone resta: chi proverà a ricoprire d’oro la Lazio pur di strapparle il suo top player?
L’argentino è corteggiato da Real, United e Psg, tre tra i più ricchi club europei, che assicurano ingaggi monstre (intorno ai 4 milioni netti) e non tremano all’idea di versare i 40 milioni di euro che vorrebbe Lotito. Il presidente, nell’incontro programmato dopo la fine della Coppa America, offrirà al 29enne Biglia una proposta di rinnovo con ritocco d’ingaggio (da 1,4 a 2 milioni più bonus), cercando di far valere la forza del progetto tecnico e di coinvolgere Pioli nel persuadere il giocatore a restare.
Biglia come la pensa? In realtà non è nemmeno così chiaro cosa si auguri Lotito, bravissimo l’anno scorso a convincere Candreva a restare alla Lazio nonostante la voglia dichiarata di Champions e abilissimo due anni fa a bloccare la fuga di Hernanes, salvo poi venderlo a peso d’oro in gennaio.
Probabilmente, però, Biglia ci pensa eccome. Ora è lì in Cile, con l’agente Enzo Montepaone che lo pressa per dare una svolta dorata alla carriera. E chissà se quel quinto rigore sparato fuori contro la Colombia sia un segnale da interpretare .
Perché, tenuto conto del chiodo fisso Champions, l’età da ultimo contratto importante mette l’argentino davanti ad un bivio cruciale: fidarsi della Lazio e firmare prima del preliminare o saltare in prima classe sul treno di una big d’Europa?
È il quesito che dà a Biglia i tratti dell’ago della bilancia: è dalla sua decisione che dipende la luce dell’estate laziale. Scura se non c’è fiducia nell’anno prossimo, abbagliante se i corteggiamenti milionari vengono respinti al mittente.
milioni di euro
In teoria la Lazio casca sempre in piedi. Se Biglia sceglie di restare, allora saranno fatte operazioni di contorno: il top player è confermato e il colpo di mercato sarà stato l’essere riusciti a trattenerlo, il che vale anche come garanzia da spendere presso l’ambiente che, visto la stasi del mercato, comincia a borbottare. Se invece l’argentino sceglierà di salire sul treno dorato? Cataldi ha già detto «io ci sono» per quel ruolo. E poi si scatenerà una tempesta di euro da usare per levigare le asperità del bilancio e prendere qualche altro giovane di belle speranze. Ma se, invece, fosse proprio Biglia a voler prendere tempo per decidere dopo il preliminare? Nel caso, la beffa sarebbe per i laziali.