Corriere della Sera (Roma)

Un posto al sole per Greta

- Stefania Ulivi

dell’America profonda, con chilometri di nulla intorno alla casa della mia famiglia ospite. Oltre ad andare molto in chiesa non si faceva altro. Ho sviluppato una grande capacità di adattament­o, posso affrontare qualunque situazione. A scuola si studiava canto, recitazion­e, musica. Il professore di letteratur­a mi diede la parte della protagonis­ta de La visita della vecchia signora di Dürrenmatt. Se potevo recitare in inglese nei panni di un’anziana, e mi piaceva così tanto, ho pensato, quello era veramente il lavoro per me».

In «Senza nessuna pietà» interpreta una giovane escort che sogna una vita diversa.

«Una parte bellissima quella di Tania che evolve nel corso nel film».

In autunno la vedremo in «Suburra», tratto dal romanzo di Bonini e De Cataldo, diretto da Stefano Sollima sulla decadenza di Roma e i poteri collusi che la divorano. Sembra cronaca non finzione, non crede?

«Da cittadina romana non mi stupisco di quello pubblicano ogni giorno i giornali su Mafia capitale. Tante cose le abbiamo sempre sapute. Certo sul set ogni tanto ci sembrava di essere in un corto circuito. Sono sicura che il film colpirà il pubblico». Qual è il suo ruolo? «Non posso dire molto. Il mio personaggi­o nel libro appare poco. È molto vicino a Numero 8, l’erede di una famiglia criminale, interpreta­to da Alessandro Borghi».

Con Sollima aveva lavorato nella serie «Romanzo criminale». L’ha richiamata per questo?

«Veramente ho fatto settemila provini per avere la parte. Stefano è un regista molto deciso, come si dice a Roma “parla poco e ficca bene”. Poco loquace e dritto alla meta».

E Saverio Costanzo che l’ha diretta in «In treatment», com’è?

«Poco loquace anche lui e con le idee molto chiare. Recito nei panni di una studentess­a malata di cancro che non si vuole curare e viene mandata in terapia».

Con il suo compagno Michele Alhaique vi siete conosciuti sul set di «Qualche nuvola» di Saverio Di Biagio dove entrambi recitavate. È stato di f f ici le aver lo come regista?

«Per nulla. Ho seguito le difficoltà sue e di Pierfrance­sco che ha prodotto Senza nessuna pietà di met tere in piedi un’opera prima in Italia dove nessuno ti regala niente. Michele mi ha insegnato molto. Mi ha pure contagiato con la sua passione per la montagna. Appena possiamo andiamo a fare trekking e ferrate in Alto Adige».

Visto che l’inglese non è un problema non vorrebbe recitare in Usa?

«Magari. Certo che ci penso. Io voglio vincere l’Oscar».

 ??  ?? A sinistra, Greta Scarano in un’immagine del film «Suburra» di Stefano Sollima che uscirà in autunno. In basso, l’attrice romana con Pierfrance­sco Favino in «Senza nessuna pietà», girato dal suo compagno Michele Alhaique
A sinistra, Greta Scarano in un’immagine del film «Suburra» di Stefano Sollima che uscirà in autunno. In basso, l’attrice romana con Pierfrance­sco Favino in «Senza nessuna pietà», girato dal suo compagno Michele Alhaique
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