Sensibilità femminile tra gli scaffali e al bazar
Sta avendo successo la libreria femminista TUBA che oggi è ubicata al civico 39 di via del Pigneto dove si è spostata qualche anno fa da una sede più piccola che si trovava sulla stessa strada al civico 19. TUBA è nata nel novembre 2007, per iniziativa di Barbara Piccolo e Barbara Leda Kenny che hanno voluto giocare sul loro nome proprio - two Barbara - e con il nome delle tube di Falloppio per sottolineare l’identità della loro impresa. Nel tempo si sono aggiunte altre tre donne, Viola Lo Moro, Cristina Petrucci e Sarah Di Nella. Tutte insieme gestiscono questo spazio che al suo interno ha anche un bar e un bazar erotico attento alla sensibilità femminile. Tutti i libri sono stati letti dalle libraie che svolgono anche un’attività di consulenza alla clientela. La narrativa è solo quella scritta da donne. La saggistica presenta qualche eccezione. C’è molto sui temi LGTB e sulle politiche di genere. Poi c’è un attivo spazio per bambine in cui si legge e si organizzano attività di vario tipo, coerenti con l’identità di questo spazio. Mamme e figlie partecipano con entusiasmo. Le cinque donne sono giovani, al di sotto dei quarant’anni e sono riuscite a stabilire una relazione di empatia con la loro utenza che proviene dal quartiere ma anche da tutta la città. Organizzano mostre fotografiche e incontri con le autrici. Ma lo spazio del bazar erotico merita un’attenzione particolare perché è lontanissimo da quello che il senso comune, condizionato da una visione tradizionalista, potrebbe immaginare. L’erotismo che propone TUBA è basato sulla leggerezza, sul piacere di una donna libera, consapevole e non moralista. I prodotti in vendita sono ricercati. TUBA, inoltre, organizza feste di addio al celibato e si impegna in workshop sul piacere femminile e sulla cultura dell’erotismo. Per saperne di più si può andare sul sito http://www.cybertuba.org oppure sulla pagina face book, Tuba Bazar. Oggi e domani, in via della Conciliazione e e piazza Pio XII, si svolgerà la quarta edizione dell’Infiorata storica di Roma ( nella foto, una delle passate edizioni). Fra le 50 delegazioni che parteciperanno alla manifestazione, sono attese anche Giappone, Argentina e Spagna. L’obiettivo della manifestazione è quello di restituire a Roma l’antica tradizione delle decorazioni floreali, nata nel 1625 e reiterata sino alla fine del XVII secolo. Dal 2011 la manifestazione è quindi tornata nella Capitale grazie al contributo della Pro Loco di Roma. I maestri infioratori daranno il via ai lavori oggi, operando durante tutta la notte, per permettere alle figure di prendere forma completa al sorgere del sole. Saranno utilizzati 500 mila fiori, 2 tonnellate di sale e 100 sacchi di trucioli di segatura per disegnare 50 quadri. All’alba di domani sarà possibile ammirare oltre 3.000 mq. di quadri floreali. www.prolocoroma.it