L’ultimo dei futuristi, Mino Delle Site centouno anni dopo
Scomparso nel 1996, fece in tempo a vivere in prima persona la grande rivalutazione di quel Futurismo di cui lui — aeropittore al debutto nei primissimi anni Trenta — era stato uno degli ultimi esponenti in ordine cronologico.
«Sento un poco di me in ogni uomo che vola, in ogni satellite che naviga nello spazio, in ogni frontiera celeste conquistata», ebbe a dire di sé e della sua parabola creativa Mino Delle Site, artista al quale è dedicata una mostra retrospettiva con 3o opere allestita in questi giorni (fino al 6 ottobre) nelle sale della galleria La Tartaruga (via Sistina 85/a, ingresso libero, chiuso domenica e lunedì mattina, orari 10-13; 16.30-19.30).
Duttile ed eclettico alla maniera di tanti futuristi, Delle Site — che era nato a Lecce nel 1914 ma trasferitosi a Roma fin da ragazzino — fu pittore e (aero)scultore, nonché grafico, scenografo, poeta... in ogni sua facies creativa permeato dei moduli di quel Futurismo che, sia pur rinnovandosi sempre, caratterizzò le sue forme piene
Aeropittura Galleria La Tartaruga, 30 opere dell’artista nato a Lecce nel 1914 e scomparso nel 1996
di colori e movimento. Forme non prive — tanto più riviste oggi — di un certo dinamismo d’epoca e di un qualche «sapore» evocativo (l’esprit du temps).
E. Sa.