LA CULTURA DELLA PULIZIA E L’INCIVILTÀ DI TANTI ROMANI
Caro Conti, ormai la sporcizia nelle strade romane è dilagante (di qui le fotografie con topo a gambe all’aria) e purtroppo non fa più notizia. Al di là della dubbia qualità della classe dirigente AMA e dei diffusi malvezzi sindacali, bisogna riconoscere che i primi responsabili sono gli abitanti di Roma. In via dei Monti Sibilllini (Montesacro) l’AMA ha giustamente tolto da un mesetto i vecchi bidoni cilindrici di lamiera che non consentivano in una via stretta e senza uscita di effettuare la raccolta meccanizzata. I residenti della via dovrebbero pertanto fare qualche metro in più con i sacchetti della loro spazzatura per andarli a depositare nei cassonetti della raccolta differenziata in Viale Tirreno. E no! Questo è chieder troppo ai nostri cari concittadini: più facile lasciarli sulla pubblica via, non importa dove... E adesso chi chiamiamo? I vigili? l’ASL? 060606? Lunghe attese telefoniche, indifferenza e inefficienza. Non ci resta che la sua rubrica ma servirebbe il giornale intero e non un terzo di pagina....
Cari lettori, basta seguire l’ottimo lavoro quotidiano dei colleghi di roma.corriere.it per scoprire ciò che voi ci raccontate. Il degrado è, sì, responsabilità di un’AMA non all’altezza del compito (ben venga la privatizzazione). Ma troppi romani contribuiscono ogni giorno al degrado, allo sfascio, al disastro che ci circonda. L’AMA e i vigili promettono multe. Che restano sempre troppo poche contro certi incivili decerebrati.