Corriere della Sera (Roma)

Sabato sera, niente taxi a Termini La Todini: «Eravamo 200 in fila»

Bittarelli: «Nei weekend la metà di auto degli altri giorni»

- Man. Pel.

«Il treno è arrivato alle 19,55 ma io ho raggiunto casa alle 21,10». Luisa Todini, presidente di Poste Italiane sabato sera è tornata da Milano in tre ore e per arrivare a casa, a circa 3 chilometri dalla stazione Termini, ci ha messo la metà del tempo. «Non c’erano taxi in piazza dei Cinquecent­o e le persone in fila erano almeno duecento».

Dopo venti minuti di attesa durante i quali è passata una sola auto bianca, la Todini ha deciso di andare alla stazione di piazza della Repubblica. «Anche lì nessuna macchina disponibil­e per altri venti minuti, poi finalmente è arrivato un tassista». La presidente di Poste ha domandato all’autista se ci fosse stato uno sciopero. «Il sabato siamo a metà turno» ha risposto il conducente. E la replica l’ha stupita: «Ma come è possibile lasciare a piedi tutta quella gente? C’erano tanti turisti stranieri con valige pesanti».

La risposta giunge da Loreno Bittarelli, presidente di Uritaxi: «I tassisti riposano un finesettim­ana ogni due, quindi per forza il sabato e la domenica delle 7.800 auto bianche di Roma, ne girano la metà» spiega. «Quando c’è la fila di solito i colleghi avvertono via radio». Non c’è una centrale operativa che avverte quanti treni arrivano. «Non abbiamo contatti con Ferrovie e poi c’è il problema dell’intasament­o se arrivano troppe auto tutte insieme».

La Todini tornava dall’Expo di Milano, dove è stata per parlare agli stranieri dell’azienda che presiede: «Svolgo un ruolo pubblico per l’Italia, sono felice di raccontare le cose che funzionano ma poi vedo che ci perdiamo in un bicchiere d’acqua. I taxi sabato sera forse avrebbero fatto il guadagno di mezza giornata di lavoro».

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Rabbia In attesa di un taxi a Termini

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