Lazio, Milinkovic conquista la Serbia
Tre volte titolare con la Lazio e 7 punti portati a casa (6 in campionato, 1 in Europa League): dopo questo exploit Milinkovic-Savic, 20 anni, ha strappato la prima convocazione con la Nazionale maggiore serba.
Lazio e Serbia in una settimana. A Sergej Milinkovic-Savic basta giocare per bruciare le tappe: tre volte titolare in biancoceleste, sette punti per la sua squadra e già le impronte del giocatore vero.
La prima lasciata sul gol al debutto dal primo minuto, in Ucraina contro il Dnipro. L’ultima a Verona, due giorni fa, con una gara a tutto campo, un impasto di fisico, talento e personalità in un ruolo da trequartista atipico, tanta quantità (11 palle recuperate, 5 duelli aerei su 7 vinti, top in Europa nell’ultima giornata) e con altrettanta qualità (73% di precisione). E pure un pizzico d’astuzia, non un dettaglio per un 20enne: la punizione da tre punti battuta da Biglia e trasformata in gol da Parolo è Milinkovic a conquistarla, è lì che si è innescato il piano di rinascita della Lazio.
E pensare che il d.s. della Fiorentina Daniele Pradé disse «tanto non sposta gli equilibri» quando, il 25 luglio a Firenze nella sede del club, Sergej si tirò indietro piangendo quando c’era solo da firmare. Una settimana più tardi era già della Lazio in cambio di 9 milioni (al Genk), acquisto più esoso nell’estate della nuova era lanciata da Lotito. Solo che fino a qualche settimane fa in campo si vedeva poco: spiccioli