«Vittoriano? Un sogno E Colosseo è un problema»
«La stazione della metro C di piazza Venezia potrebbe essere all’interno del Vittoriano», così su queste pagine l’exsoprintendente Ruggero Martines ha sottolineato l’altro ieri la possibili offerta dal monumento di poter essere utilizzato come «contenitore» della futura stazione. Il suggerimento dell’ex capo dei Beni Architettonici viene raccolto dall’attuale soprintendente archeologico di Roma, Francesco Prosperetti che partecipa al tavolo di lavoro per il Mibact sulle realizzazione della metro C, soprattutto per la parte che attraversa il cuore archeologico di Roma.
«Ne ho parlato tante volte con il collega Ruggero Martines della stazione di piazza Venezia - commenta Prosperetti -, le sue riflessioni sono più che sensate. La questione è nota e molto controversa, ci sono problemi di finanziamento, ma il reale problema è un altro. In questo momento abbiamo delle priorità sulla stazione Colosseo».
La priorità a cui riferisce Prosperetti è la stazione metro dei Fori Imperiali, quella che convoglierà migliaia e migliaia di turisti al Colosseo e nell’area archeologica centrale. «Ora dobbiamo impegnarci per dare qualità alla stazione del Colosseo - continua - che è oggetto di serio confronto tra Roma Metropolitane, Consorzio Metro C e Soprintendenza, se non ci impegniamo profondamente rischiamo di perdere una partita che rischia di essere irrecuperabile poi».
Prosperetti, dall’inizio del suo mandato, è molto critico con il progetto della stazione metro dei Fori, realizzato dai tecnici del Consorzio, «capisco la necessità di risparmiare, ma Roma non si merita progetti fatti senza tenere conto dei luoghi dove vengono sviluppati». E aggiunge «bisogna recuperare quello che la precedente amministrazione ha definanziato».
Si riferisce ai due centri servizi che dovevano essere nel cuore della stazione, riempito dalle scale mobili nell’attuale progetto. «Bisogna ripensare ai due centri servizi - conclude - uno dedicato alle esigenze dell’utenza di passaggio, un altro informativo per turisti e visitatori che sono indirizzati all’area archeologica centrale».