«Munirsi di parastinchi e pedalare»
Sarcasmo e disperazione su Twitter e Facebook. «E con il Giubileo arriverà il meglio»
«Me sta’ a prende un attacco di claustrofobia! sequestrati in metroA», grida nel suo tweet Alexia Rojas, una dei tanti utenti che, tra caos, navette carenti e traffico, hanno impiegato anche tre ore per arrivare al lavoro. Il fumo che usciva dalla fermata di Spagna viene descritto con ansia in diversi post. E sono stati davvero in tanti a preoccuparsi dell’imminente sfida che attende la Capitale. Fabio Scacco posta il suo sos dal delirio-metro A: «grazie Marino; Pontefice e Matteo Renzi annullate il Giubileo prima di far ridere il mondo»; «sapete che tra due mesi c’è il Giubileo?» si accoda Mauro Milano. L’odissea di una città in tilt è contenuta nei 140 caratteri dei cittadini su Twitter, nelle reazioni disperate su Facebook. Una diluvio di amari commenti: «Termini ricordava un centro di smistamento ungherese per i profughi siriani, aspettiamo il Giubileo per vedere il meglio del meglio, fiduciosi!», si sfoga Omar Ocone, «Nessuno dà info..io devo farmi tutta la tratta con due bambine da riprendere», racconta Raffaella Matetucci, «una vergogna di lunedì mattina alle 8?? Servirebbe class-action americana per ripristinare l’ordine», «siete ridicoli servizio navetta attivato dopo 40 min e con pochi mezzi impossibili da prendere buffoni». A scatenare l’ira e l’ironia dei pendolari è stato anche il twittarolo assessore ai trasporti di Roma, Stefano Esposito che ieri ha informato costantemente la rete dello «scontro» tra treno e controsoffitto. «Il treno si è impennato? o ha trovato una cunetta?», hanno scherzato i pendolari. L’assessore fumantino non ha lesinato tweet piccati a chi gli chiedeva responsabilità e progetti a fronte della sua dichiarazione «siamo appesi alla fortuna». I botta e risposta non sono mancati: «la vita tecnica (dei mezzi, ndr) è 40 anni fenomeno, se la vuoi efficiente devi fare la manuin tenzione che a Roma si sono dimenticati, studia», precisa Esposito, «sempre colpa dei predecessori sono due anni che occupate Roma», «nn ci sono i soldi, è colpa di quelli di prima, rimpiango Alemanno», gli rispondono gli utenti. «Aiutiamo i controsoffitti a casa loro», «subito un decreto per rendere i controsoffitti un servizio essenziale», «non preoccupatevi ci sono comode navette sostitutive, munirsi di parastinchi», «so cosa significa aspettare per una vita la metroA, quindi quel soffitto che ha deciso di farla finita io un pò lo capisco», «oltre al controsoffitto in stazione sono crollati tutti i crocifissi nel raggio di 40km», le battute dei pendolari esauriti ma sempre pronti a ridere delle disgrazie capitoline.
Giustificazioni «So che cosa significa aspettare e capisco quel soffitto che ha deciso di farla finita» Termini «Piazza dei Cinquecento sembra un centro ungherese per profughi siriani»