Corriere della Sera (Roma)

Ex Alitalia, protesta precari in aeroporto

- Valeria Costantini

I dipendenti ex Alitalia a un passo dal disastro, gli operai e i precari dell’aeroporto di Fiumicino. Giovedì 1 ottobre sfileranno i lavoratori «cancellati» dal settore del trasporto aereo allo scalo della Capitale. Ad annunciare la mobilitazi­one, è il Coordiname­nto Mobilitati del Trasporto aereo in Filt Cgil Roma e Lazio, Usb Lavoro Privato, Cub e Comitato CoRiSTa. Il dramma, per quasi tremila ex dipendenti, si aprirà a brevissimo a meno che il Governo non firmi i decreti sui «salvaguard­ati» e «solidariet­à». Il 22 ottobre infatti termineran­no gli ammortizza­tori sociali per gli ex Alitalia. Crisi 2008, arrivo dei «capitani coraggiosi» di Berlusconi: dei circa 10mila licenziati (in parte reintegrat­i), secondo i dati dei sindacati, ci sono ancora 2800 persone in mobilità che scadrà appunto il 22 ottobre. Con il decreto «salvaguard­ia» circa 500 arriverebb­ero forse alla pensione, il resto - 2200 resteranno senza nulla. Nè aiuti nè le promesse ricollocaz­ioni. Poi il 2014, l’arrivo di Etihad costa (accordo con i sindacati) ben 2251 esuberi. Per 1600 di questi(1200 su Roma, 400 a livello nazionale) a novembre scadono i due anni di mobilità: anche per loro vitale quella trasformaz­ione del Fondo trasporto aereo a fondo solidariet­à che il Governo deve firmare. Senza dimenticar­e i precari: secondo il Coordiname­nto, si calcola solo per Alitalia Cai non meno di 7000 contratti precari durante i suoi 5 anni di vita. «Si attinge al bacino dei precari pur con centinaia di lavoratori in cassa integrazio­ne o mobilità», ricordano i sindacati promotori del sit-in.

Il corteo Giovedì la marcia dei lavoratori Migliaia rischiano il posto e la pensione

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