Corriere della Sera (Roma)

Pioli è ai saluti Insulti a Onazi

Lazio nel caos. Il nigeriano insorge per l’insulto di un tifoso («Negro di m...»)

- Di Andrea Arzilli

Finita

la storia tra la Lazio e Pioli: il tecnico sarà licenziato se andranno male le gare con Milan e Roma, oppure a giugno. Piacciono Mihajlovic e Juric. Lite furiosa tra Onazi e un tifoso che lo ha insultato («Negro di m...»).

L’era Pioli è finita. I tempi li stabiliran­no le prossime due di campionato, il Milan a San Siro e il derby: in caso di pesanti sconfitte, proiezione di una Lazio allo sbando, il tecnico salterà nonostante il contratto fino al 2017 lasciando la panchina a Simone Inzaghi. Altrimenti niente strappi, terapia del dolore fino al 15 maggio e poi le strade si dividerann­o comunque: la Lazio proverà a puntare Mihajlovic con Juric del Crotone come piano B e Pioli valuterà le offerte (Torino?).

Quello che emerge dal duro confronto tenuto ieri da Lotito prima con la squadra e poi a tu per tu con Pioli è solo uno degli effetti della clamorosa eliminazio­ne della Lazio dall’Europa League, uno 0-3 rimediato dallo Sparta Praga che ha portato a galla tutti i problemi insoluti alla base del fallimento. Tecnico, squadra e società sono sotto contestazi­one: tra giovedì notte e ieri mattina sui muri di Formello sono comparse, poi cancellate, le scritte classiche («11 indegni», «Vergogna») e sono stati bloccati Pioli, Tare e i giocatori per uno sfogo faccia a faccia.

Tra i quali spicca il caso di Onazi, insultato da un tifoso per il colore della pelle («Mi ha detto negro di m.... e non ci ho visto più » , il nigeriano su Twitter). Un altro elemento per il dossier della Disciplina­re Uefa che martedì prenderà una decisione sui «buu» razzisti a Praga e in casa (l’Uefa esaminerà pure il video, che ha fatto il giro del mondo, su cui indaga la polizia: il tifoso dello Sparta ripreso a ponte Sant’Angelo prima della gara con la Lazio mentre orina su una mendicante). Solo grane.

In un caos che trova radice negli sbagli della società - a cominciare dal mercato - nei flop dei big, che ora meditano la fuga, e negli errori di gestione del tecnico che hanno portato all’implosione del gruppo: «In 5-6 ci siamo presi i fischi, altri sono scappati: questo dimostra che non siamo una squadra», ha detto Lulic. Una sentenza.

 ??  ?? Disfatta Antonio Candreva, a sinistra, con le mani nei capelli, e Marco Parolo alla fine della gara persa contro lo Sparta Praga
Disfatta Antonio Candreva, a sinistra, con le mani nei capelli, e Marco Parolo alla fine della gara persa contro lo Sparta Praga
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