«IO ROMANO, CHE AMA LE REGOLE E QUELLI CHE INVECE LE VIOLANO»
Ladislao Figà Talamanca
BiciRoma onlus
In piazza del Gesù il marciapiede confinante col portone di palazzo Altieri è, da anni, tutto una buca . Stessa situazione in via del Gesù e via degli Astalli. Corso Vittorio tra piazza del Gesù e largo Argentina è un ricettacolo di bottiglie di plastica, cicche, cartacce, una vera pattumiera negli scarichi lungo il marciapiede. Tutto il centro è indecente: ho visto un topo morto davanti a un forno di via dei Chiavari e l’ho segnalato a un operatore Ama, ma mi ha risposto: «Non è di nostra competenza». Come sempre. Caro Conti, a Roma sembra a molti che nessuno paghi il biglietto dei mezzi di trasporto pubblico. Se un fenomeno supera una soglia di circa il 5% del totale, gli effetti si fanno così evidenti che si è portati a generalizzare: «Nessuno paga il biglietto degli autobus...». Sarebbe più corretto dire «una percentuale più alta di quella idonea a essere resa innocua e poco evidente “dall’effetto gregge” non paga il biglietto...» È così tutte le altre possibili affermazioni sui romani: «Sono tutti zozzoni!», dato che verosimilmente più del 5% getta i rifiuti ovunque, o sono tutti indisciplinati nel traffico, perché più del 5% non rispetta alcuna regola... La colpa è dei singoli ma soprattutto di chi è addetto alla repressione dei comportamenti illeciti. Non altre leggi e regole ma l’applicazione scrupolosa delle norme già esistenti. Sono stanco, come romano, di essere indicato come «evasore», «maleducato», «indisciplinato» per colpa di una percentuale di cittadini, politici e amministratori che si comportano in modo tale da far credere che tutti i cittadini romani siano persone poco raccomandabili e incivili.
Siamo in tanti romani ad essere stanchi di essere confusi con (pochi) altri: paghiamo il biglietto del bus, non vandalizziamo i muri con scritte idiote, ci fermiamo per far passare i pedoni sulle strisce, curiamo la differenziata. Non ci arrendiamo al degrado combattendo con queste nostre armi. E ne siamo fieri.
Il 15 marzo mi sono recato in visita ai miei cari presso il Cimitero monumentale del Verano: ho potuto constatarne il degrado assoluto: sporcizia in ogni dove, tombe in stato di abbandono, la cui cura è lasciata come al solito solo alla buona volontà dei parenti. Vorrei lanciare un appello affinché la nuova amministrazione che uscirà dalle urne voglia recuperare un luogo così importante per la memoria dei romani.
Dalla Magliana verso il Gra Ostiense la situazione della ciclabile è grave: la vegetazione incolta si sta espandendo sulla pista e dopo Tor di Valle anche i rami degli alberi la invadono. Su via del Cappellaccio il cancelletto che bloccava auto e furgoni o è stato aperto rompendo il lucchetto, ora è sempre aperto. A fine pista almeno da 10 giorni ci sono i cestini stracolmi e sacchi di immondizia a terra. Al casale abbandonato prima di Tor di Valle il piazzale antistante è un deposito di materassi e di rifiuti mentre al di là dell’argine a poca distanza dal punto dove fu aggredito mortalmente Luigi Moriccioli sono ricomparse 2 baracche. A quanto ci risulta le telecamere sulla ciclabile sono fuori uso da tempo, aspetteranno il prossimo morto per risistemarle. Nessun controllo, né pulizia, totale stato di abbandono. Chiediamo da mesi il ripristino di vigili in bici come a Parigi, Londra, New York, ma a Roma pare non sia possibile. Perchè?
Lo scorso weekend ho percorso a piedi il centro, da piazza del Popolo a Termini. Ho notato almeno tre aspetti che denunciano la scarsa attenzione di tutte le amministrazioni, che si sono succedute da almeno 30 anni a questa parte, a quelle piccole cose che rendono piacevole la vita in una grande città: mancano quasi totalmente i cestini portarifiuti (risultato: mozziconi, bicchierini di gelato ed altro sparsi sul selciato). In tutte le strade e marciapiedi pavimentati con sampietrini non è mai stata sparsa la sabbia a riempire gli spazi fra i blocchetti, per mantenerli uniti f e evitare le buche quando si sollevano. Tutti gli orologi stradali, a eccezione di quelli di via Barberini, sono fermi alle ore più strane. Interventi tutti di poco conto economico ma di molto effetto pratico sul turista: evidentemente, proprio perchè di poco conto economico, non interessano agli amministratori, che non ne possono trarre grossi benefici.