Foffo collabora Oggi la verità su video e Dna
Oggi incidente probatorio su video, Dna, impronte, telefonate e messaggi sulle chat
Via all’incidente probatorio sull’uccisione di Luca Varani, gli accertamenti tecnico scientifici per ricostruire cosa è successo prima e dopo il delitto. Si va dalle telefonate ai video sui cellulari agli esami del Dna. Nuovo interrogatorio di Foffo. Prato resta in silenzio.
I video, le impronte, i Dna, le droghe, le telefonate, i messaggi nelle chat e la saliva sui bicchieri. Tutto in una sola volta per capire cosa è davvero successo al decimo piano di via Igino Giordani nei giorni che hanno preceduto e seguito l’uccisione del 23enne Luca Varani. Gli esami tecnico scientifici sono accorpati tra loro in unico incidente probatorio per accelerare i tempi. Si comincia oggi, i risultati nei prossimi giorni.
Alcuni dati già ci sono, ma vanno cristallizzati e inseriti nel contesto più ampio di indagini che non si sono chiuse con l’individuazione dei due assassini Marc Prato e Manuel Foffo. Ad esempio le chiamate e i messaggi partiti dai loro telefoni nelle ore dopo la morte della loro vittima. C’è qualcuno, tra quanti sono stati contatti, che è tornato o è passato di lì e ha visto quel cadavere avvolto in un lenzuolo? E a quante persone è stata fatta bere la sostanza che ha stordito e reso vulnerabile Luca Varani? Con che cosa era «tagliata» la cocaina assunta nella tre giorni di party selvaggio?
Gli accertamenti affidati agli investigatori del Ris si svolgeranno alla presenza delle squadre di periti di parte e consulenti del gip. Tra gli esperti che affiancano il pm Francesco Scavo e quelle degli avvocati Michele Andreano (per Foffo) e Pasquale Bartolo (per Prato) si arriva a quindici persone. Gli esami tecnici serviranno poi agli inquirenti per orientarsi sulla scena del delitto dove faranno ritorno.
E sulla sequenza degli eventi che hanno portato all’omicidio sono proseguiti in questi giorni gli interrogatori di persone potenzialmente informate di dati utili a ricostruire l’altro grande punto oscuro della vicenda, ossia il profilo psicologico di Foffo e Prato, le dinamiche che hanno innescato la violenza. Ma mentre il primo sta continuando a raccontare e a raccontarsi negli interrogatoril’ ultimo giovedì - resta muto il complice, che rifiuta l’aggravante della premeditazione. Un silenzio che il pm punta ad aggirare con gli esami che cominciano oggi.
Inchiesta Continua a rimanere in silenzio il pr mentre il complice collabora