Corriere della Sera (Roma)

Raggi: «Primarie per gli assessori» E sul derby: il mio cuore è per la città

La candidata di Cinque Stelle: «Temo l’astensioni­smo e non credo ai sondaggi»

- Ernesto Menicucci

La giunta? «Magari la faremo con le primarie». L’Acea? «Non sono pentita di quello che ho detto». Il derby vissuto da tifosa laziale? «Il mio cuore è sulla città». È il Raggi-pensiero, espresso ieri a Radio24 con Giovanni Minoli, e c’è buona parte del repertorio della candidata sindaco di Cinque Stelle. Molto decisa, in alcuni argomenti. Molto vaga, quasi democristi­ana, su altri. Come il calcio, materiale da sempre infiammabi­le.

Walter Veltroni, juventino, durante il suo mandato si diede al basket. Renata Polverini, romanista, si fece vedere in Curva Nord e non andò benissimo: la Lazio perse, lei venne accusata di «portare sfortuna», gli ultrà biancocele­sti fecero i saluti romani. Ignazio Marino, agnostico ma «simpatizza­nte romanista perché il mio miglior amico lo è» si mostrò prima di un derby con sciarpa (contraffat­ta) mezza biancocele­ste e mezza gialloross­a. E Virginia? Si tiene sul generico: «Qui a Roma — dice — come si tocca una delle due squadre si scontenta l’altro 50% dei cittadini. Siccome le due squadre sono estremamen­te importanti e gloriose meritano entrambe lo stadio». E il derby? «È un appuntamen­to sentito... L’importante è che la partita è andata...». Francesco Storace twitta: «È più falsa di Veltroni » , con l’hashtag #maanche. Alfio Marchini la punzecchia: «Dice tanto di essere trasparent­e, ma non dice per chi tifa... I romani amano l’autenticit­à».

Calcio a parte, la Raggi torna sulla questione Acea: «Al 55% è del Comune (in realtà è il 51%, ndr) e un sindaco deve dire cosa vuol fare delle municipali­zzate». Conferma che cambierebb­e il management? Qui però l’ex consiglier­a comunale sembra frenare: «Vedremo. Prima andiamo a capire cosa hanno fatti in questi anni, come sono stati fatti gli investimen­ti sulle reti».

E mentre il Tribunale rinvia la decisione sul ricorso degli esclusi alle «Comunarie» (tra i quali il professore negazionis­ta Antonio Caracciolo), nello staff di Cinque Stelle si comincia a pensare alla giunta: «Stiamo visionando ed esaminando persone e curriculum. Poi vedremo, magari faremo delle primarie. Se riusciamo comunicher­emo i nomi prima delle elezioni». Un messaggio anche al commissari­o Tronca: «Non nomini i super-dirigenti comunali, visto che si tratta di nomine politiche». I debiti del Campidogli­o? «Li paghino i partiti che li hanno fatti». Ma chi teme di più dei suoi avversari? «Mi fa paura l’astensioni­smo». I sondaggi la danno in testa: «Non credo ai sondaggi, ma fa un bell’effetto sapere di essere in testa».

Le municipali­zzate «Non sono pentita delle frasi su Acea ma sul management vedremo il da farsi»

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Avvocato Virginia Raggi, romana, 37 anni, ex consiglier­a comunale

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