Corriere della Sera (Roma)

Il prof con un teschio in valigia e la pista della cripta-ossario

- F. Pe.

Giallo a Fiumicino, dove un docente universita­rio in partenza per la Germania è stato fermato dopo che nella sua valigia era stato scoperto un teschio umano. «L’ho comprato, mi serve per scopi scientific­i», si è difeso il prof (denunciato per possesso illegale di resti umani), che ha precisato di aver acquistato il cranio per 50 euro in un mercatino in via Giulia. L’indicazion­e del luogo sembra fornire un indizio, in quanto porta a uno dei posti più macabri di Roma: la chiesa di Santa Maria dell’Orazione e Morte, meglio conosciuta come la «chiesa della morte», che si trova, guarda caso, nella stessa strada. Possibile si tratti di una coincidenz­a? Non sarà che l’asserito acquisto su una bancarella rappresent­i in realtà una versione di comodo del professore, e che al contrario il teschio provenga dal luogo sacro tanto celebrato nelle guide turistiche? Difficile escluderlo, considerat­o che proprio nella chiesa di via Giulia, costruita a fine ‘500 per dare sepoltura ai cadaveri trovati in campagna o annegati nel Tevere, un immenso ossario occupa l’intera cripta. E che i crani sono centinaia. Non sarà che uno è stato asportato nei giorni scorsi? La relativa verifica potrebbe essere fatta al più presto, al fine di accertare le dichiarazi­oni a verbale e, nel caso, ampliare le indagini. Qualora il denunciato abbia detto la verità, verrebbe alla luce uno scenario inquietant­e: quello di un traffico di spoglie umane, nel pieno centro di Roma, da parte di ambulanti dalla mano lesta e in odore di necrofilia.

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