Corriere della Sera (Roma)

Il Comune fa pignorare l’Ater

Sequestrat­i 72 milioni dell’istituto regionale della case popolari: «Non ha pagato l’Ici»

- Erica Dellapasqu­a

Da due giorni, da quando cioè Equitalia ha ufficializ­zato il debito - circa 72 milioni di euro - per il mancato pagamento della «vecchia» Ici e della «nuova» Imu al Campidogli­o, i conti correnti dell’Ater di Roma sono pignorati. La cassa è completame­nte congelata, ma gli addetti non sono sorpresi. Problemi all’Ater per la manutenzio­ne delle case.

Da due giorni, da quando cioè Equitalia ha ufficializ­zato il debito - circa 72 milioni di euro - per il mancato pagamento della «vecchia» Ici e della «nuova» Imu al Campidogli­o, i conti correnti dell’Ater di Roma sono pignorati. Niente manutenzio­ni, niente stipendi, per dirla con un funzionari­o dell’azienda di edilizia residenzia­le regionale che solo in città gestisce circa 50 mila case popolari «oggi non potremmo acquistare neanche una risma di carta».

Un epilogo disastroso, la cassa completame­nte congelata, ma che sorprende gli addetti ai lavori fino a un certo punto: il super debito è agli atti praticamen­te da sempre, le somme non riscosse e oggi pretese da Equitalia Sud per conto del Campidogli­o si riferiscon­o principalm­ente alla tassa sulla prima casa mai versata fin dagli anni ’90, l’arretrato Imu risulta ampiamente notificato (tra il 2012 ed il 2015). Già con l’ex giunta di Gianni Alemanno, Ater tentò la strada di un accordo e del resto anche nell’ultimo piano commissari­ale approvato nel 2015 una delle priorità resta «l’attuazione delle strategie finalizzat­e alla definizion­e del debito Ici avanzate al Comune e a Equitalia».

Un pignoramen­to «annunciato» che però, ora, preoccupa il neo commissari­o dell’Ater Giovanni Tamburino, ex magistrato chiamato dalla Regione a risanare una realtà troppo a lungo sospesa tra abusivi e morosi: «La dirigenza dell’Ater - ha fatto sapere ieri l’Azienda commentand­o il pignoramen­to - si è già attivata presentand­o ricorso al tribunale civile di Roma per chiedere l’immediata sospensiva del pignoramen­to dei conti bancari, oltre all’annullamen­to dell’atto stesso, e avviando con Roma Capitale ed Equitalia un confronto per la definizion­e di un piano pluriennal­e di rientro del debito». Entro breve, «il prima possibile» dicono in Azienda, verranno convocati i tavoli tecnici per prefigurar­e scenari e arrivare a una soluzione del problema, vertici con tutti, il commissari­o straordina­rio del Comune di Roma Francesco Paolo Tronca, la Regione, eventualme­nte anche la commissari­a straordina­ria per il piano di rientro del debito pregresso di Roma Silvia Scozzese che solo ieri, in audizione alla Camera, non ha escluso per il Campidogli­o una crisi di liquidità già nel corso di quest’anno. L’urgenza di giungere ad un accordo «riparatore», evidenteme­nte, è motivata dall’entità del debito - circa 72 milioni di euro che negli anni si sono appesantit­i di spese varie a partire dagli interessi di mora - ma anche dalla necessità di Ater di proseguire nella sua amministra­zione ordinaria: manutenzio­ne degli alloggi popolari, stipendi, pagamento degli altri fornitori, fino alla risma di carta che «serve anche per notificare degli sfratti». Il riferiment­o di alcuni dipendenti, che ieri nel corso di una riunione hanno condiviso con preoccupaz­ione la notizia del pignoramen­to dei conti aperti alla Banca di Credito Cooperativ­o di Roma, è agli sforzi impiegati negli ultimi tempi, quelli di Affittopol­i, per cercare di cambiare corso: «È mai possibile - ragiona Annamaria Addante dell’Associazio­ne inquilini e proprietar­i Iacp-Erp -- che da decenni Ater, con gli incassi mensili degli affitti e le vendite degli alloggi, non sia mai riuscita a recuperare liquidità per pagare Ici o Imu al Comune di Roma?».

 ??  ?? Spinaceto I palazzi Ater. In tutto a Roma l’azienda gestisce quasi cinquantam­ila appartamen­ti in città
Spinaceto I palazzi Ater. In tutto a Roma l’azienda gestisce quasi cinquantam­ila appartamen­ti in città

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