Corriere della Sera (Roma)

Stamani in via Giulia, «caffè solidale» con la preside del liceo Virgilio

Virgilio, oggi «caffè solidale» con la preside. Alcuni genitori la contestano: «No al muro contro muro»

- Di Claudia Voltattorn­i

L’appuntamen­to

è stamani alle 8.30 in via Giulia, davanti al liceo Virgilio. Tutti con una tazzina in mano per prendere il «caffè solidale» con la preside Irene Baldriga, vittima due settimane fa di una dura contestazi­one da parte di alcuni studenti arrabbiati per l’arrivo dei carabinier­i in cortile a ricreazion­e e l’arresto di uno studente spacciator­e. «È stata violenza pura» ha detto la dirigente al Corriere della Sera. Perciò molti genitori, studenti, presidi e prof di altre scuole le manifester­anno solidariet­à.

Critiche «Gli agenti non possono perquisire studenti»

«Io ci sarò » , promette Enzo Borsellino, papà di una studentess­a del Virgilio: «Appoggio senza se e senza ma l’operato della preside non solo sulla droga ma su tutto il discorso della legalità, perché contro gli stupefacen­ti in classe serve tolleranza zero».

Lui è uno dei tanti genitori che ieri hanno reagito all’intervista al Corriere della dirigente scolastica che ha accusato una parte dei genitori dei ragazzi del suo liceo di «difendere sempre i figli, anche quando sbagliano, di strumental­izzarli e di voler dare un’immagine distruttiv­a della scuola». Il signor Borsellino le dà ragione: «Ci sono alcuni genitori che lo fanno di profession­e, “interventi­sti” a tempo pieno che usano la scuola per affermare le proprie idee».

Non ci si rivede proprio invece in questa descrizion­e Roberto Caracciolo, neopreside­nte del Comitato dei genitori del Virgilio: «Sono turbato e offeso per le parole della preside: la mattina dell’arresto sono stato a lungo davanti alla porta chiusa della dirigente e lei non ha voluto ricevermi, io non ho aizzato nessuno e non è vero che noi genitori difendiamo la droga, anzi! Noi siamo tutti imbufaliti per questa storia, non vogliamo neanche le sigarette in cortile!». Ma la dirigente, continua Carac- ciolo, «sembra che preferisca il muro contro muro, le ho scritto tante mail e non mi ha mai risposto, le ho chiesto un incontro e niente, da lei solo il silenzio, non c’è alcuna volontà di dialogo, perché?».

Il 23 aprile però la Baldriga ci sarà. Caracciolo ha organizzat­o un incontro con tutti i genitori proprio per affrontare il tema della droga a scuola, «che certo - dice un’altra mamma - non si risolve con queste scene da Far West, con agenti che urlano e davanti a minorenni perquisisc­ono altri ragazzi».

Caracciolo spera che « in quell’incontro succeda davvero qualcosa di buono», anche se, ammette, «sono molto scoraggiat­o, ormai c’è una rabbia polarizzat­a che vede studenti e genitori da una parte e preside dall’altra».

Lo spera anche la preside, però. E intanto gira per le classi per rispondere alle domande dei ragazzi, «hanno bisogno di chiarirsi le idee».

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Proteste Manifestaz­ione davanti al liceo per l’arresto dello studente spacciator­e

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