Lazio contestata a Norcia: striscioni contro Lotito e Tare
Sei striscioni dei tifosi per attaccare tutti: il presidente, il .d.s Tare e i giocatori
Nei pensieri solo l’Europeo francese da vivere in azzurro e, soprattutto, un’estate che, dopo due anni di tentativi bucati, lo porterà a giocare nell’agognato top club: Antonio Candreva si è chiamato fuori, il suo ciclo nella Lazio è terminato e, nel blindatissimo ritiro di Norcia, il segnali di addio sembrano ormai inequivocabili. Resta solo da capire quale tra Inter, Milan o Juventus farà il passo che garantirà più soldi al presidente biancoceleste, Claudio Lotito (la richiesta è intorno ai 25 milioni), e più vittorie al giocatore.
Il clima teso con i compagni, fanno di Candreva una sorta di separato in casa, a Norcia come a Formello. Una rottura che si è consumata lungo un anno di screzi e litigi, talvolta in polemica plateale con lo stesso spogliatoio da cui è stato bocciato come leader: è successo a causa del cambio chiamato contro il Napoli all’Olimpico (lo 0-2 del 3 febbraio); nella serata della disfatta europea con lo Sparta Praga, quando Lulic parlò di un gruppo non più gruppo. E pure nel derby, quando Matri, a braccia larghe, ha rimproverato Candreva perché cercava solo la gloria personale. È un fatto di cui Simone Inzaghi non potrà non tener conto. Nella quiete del ritiro umbro si sentono solo le grida del nuovo tecnico della Lazio, forse l’unico insieme al drappello di giovani portati in Umbria, a dare un senso alle sette gare che restano alla fine di un’annata difficile e deludente. Perché per Candreva come per tutti gli altri questo il finale presenta molte grane e nessuno stimolo se non quello di schivare una contestazione sempre più accesa.
Mentre i laziali si preparano scendere in piazza per protestare contro Lotito, infatti, alcuni tifosi sono saliti a Norcia per portare un trailer del malumore che regna in città. Sei striscioni: uno sui giocatori («Per voi nessuna considerazione... senza p...e con l’alibi della gestione»), gli altri per il club: «Lotito, Tare: la società è facilmente migliorabile... senza di voi». Fino a parafrasare «Acqua azzurra, acqua chiara» di Lucio Battisti: «Ma da quando ci sei tu la mia Lazio non c’è più... Regalaci un sogno , levati di torno».