Campidoglio, a rischio servizio di Tesoreria
Le banche ottengono lo “sconto” per coprire i costi. L’amministrazione: ci sarà una proroga
Il Campidoglio rischia di restare senza banche per la Tesoreria della macchina comunale. La convenzione con Unicredit, Bnl e Monte dei Paschi di Siena, gli istituti che avevano vinto la precedente gara, è scaduta a fine dicembre e il Comune punta alla proroga per tutto il 2016. Le tre banche però frenano e intanto sono riuscite a ricontrattare le condizioni economiche, ottenendo un sostanzioso “sconto”: hanno infatti ottenuto la riduzione delle somme da versare al Campidoglio per il 2015. «Un atto dovuto» dicono fonti da Palazzo Senatorio. L’amministrazione spera con questo atto di convincere le banche a continuare a garantire il servizio.
Intanto però la situazione è in stallo e fonti del dipartimento Politiche economiche spiegano che «c’è grande incertezza su cosa accadrà nei prossimi mesi». Quando i tassi di interesse erano più alti e la normativa più elastica,la gestione della Tesoreria era considerata un’opportunità di business per le banche chiamate a gestire flussi monetari e finanziari ingenti. Per questo le tre banche si erano impegnate a versare al Comune 2,4 milioni di euro all’anno per il periodo fra il 2011 e il 2015. Da tempo però avevano inoltrato la richiesta di tagliare l’importo drasticamente perché - fra tassi di interesse azzerati e nuove norme - le somme pur ingenti in transito per la Tesoreria non generano più alcuna remunerazione e il servizio è dunque solo un costo per gli istituti di credito.
Con una delibera adottata dal commissario straordinario Francesco Paolo Tronca lo scorso 31 marzo, Roma Capitale ha quindi accolto la richiesta di sconto tagliando l’importo delle sponsorizzazioni a 750 mila euro (dai 2,4 milioni); il Campidoglio ha anche deciso di restituire alle tre banche il 50% degli interessi che le stesse hanno versato al Campidoglio nel 2015, per un totale di oltre 470.000 euro. Entrambe le richieste - ha spiegato il Campidoglio - sono state accolte «sentito il parere dell’Avvocatura comunale,a salvaguardia della funzionalità del Servizio di Tesoreria e tenuto conto della particolare congiuntura connessa alla scadenza della convenzione in essere ed alla pubblicazione in corso della gara per il nuovo affidamento».
Basterà tutto ciò per convincere i tre istituti a tenere la gestione della Tesoreria comunale? Secondo il Campidoglio, che in serata ha diffuso una nota, il servizio sarà garantito grazie alla proroga.
I contratti rivisti Unicredit, Bnl e Monte dei Paschi hanno già ottenuto uno «sconto» sulle somme da versare per il 2015