Corriere della Sera (Roma)

Sara Lov, seduzioni tra folk e pop

Prima data sold out (replica il 12) per il concerto da solista della voce dei Devics

- L. Ma.

Una voce raffinata e minimalist­a, in bilico fra folk e pop. Una storia che ha le sfumature del romanzo: nata alle Hawaii e cresciuta fra California e Israele, la cantante e cantautric­e Sara Lov ha dato vita nel 1993 con il pianista e amico Dustin O’Halloran ai Devics, duo dream pop amante delle sperimenta­zioni, fra cui un uso spregiudic­ato delle corde vocali e degli strumenti.

Sara porterà stasera al Blackmarke­t (concerto sold out, ma sarà replicato il 12 aprile) il suo nuovo progetto solista «Some kind of champion», pubblicato in Italia da Irma Records, che raccoglie tutte le suggestion­i dell’artista: suono ipnotico, una voce seducente che ha convinto negli anni pubblico e critica. Il progetto è un ritorno di Sara aldicata

Sara Lov presenta stasera il suo ultimo disco «Some kind of champion»

l’espression­e solista, dopo l’esordio nel 2009 con «Seasoned eyes were beaming», e la personale raccolta di cover «I already love you» contenente una personale versione della «Bambola» di Patty Pravo de-

ai suoi numerosi fan italiani. Il nuovo lavoro è stato registrato e mixato nel 2015 negli studi del produttore Zac Rae (Death Cab For Cutie, My Brightest Diamond, Fiona Apple) a Los Angeles, grazie anche a una campagna di finanziame­nto che ha coinvolto il pubblico di tutto il mondo. Interament­e sua la scrittura dei testi e l’ispirazion­e, ma numerosi sono i contributi musicali, da Dustin O’ Halloran, che formava con Sara i Devics, ad Hauschka, Scott Leahy, Jonathan Price.

«Questo album — ha raccontato la cantautric­e — è molto personale. È passato così tanto tempo dal mio ultimo disco di inediti che, quando finalmente questo è uscito fuori da me, era preciso. Forse il tempo che ho passato lontano dallo scrivere e dal registrare ha dato solidità a quello che la mia voce esattament­e è, e a come essa possa essere espressa al meglio».

Le tracce raccontano le emozioni di una donna, la sua fragilità, e le difficoltà che s’incontrano, a volte, nel momento dell’incontro con l’altro: «Ho deciso di svelarmi — ha precisato l’artista — facendo il mestiere che più mi piace e appassiona da anni: scrivere liriche e melodie. E cantare».

Blackmarke­t Sul palco del rione Monti il nuovo progetto dal titolo «Some kind of champion»

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Solista
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