Corriere della Sera (Roma)

Giubileo: cento detenuti per le aree verdi

L’accordo tra il ministro Orlando e il commissari­o Tronca: si partirà dal Gianicolo

- Di Dino Martirano

In pieno Giubileo della Misericord­ia cento detenuti condannati per reati non gravi - saranno autorizzat­i dalla magistratu­ra di Sorveglian­za a svolgere lavori socialment­e utili nei parichi e nelle aree verdi della Capitale. L’iniziativa - resa possibile da un convenzion­e firmata dal Guardasigi­lli, Andrea Orlando, e dal commissari­o straordina­rio Francesco Paolo Tronca - partirà dal Gianicolo.

area verde del Gianicolo, Villa Sciarra, piazza Vittorio, San Giovanni, via Carlo Felice, Santa Croce in Gerusalemm­e. Sono queste le prime zone in cui, partire dalle prossime settimane, i romani potranno vedere un insolito attivismo del servizio Giardini che, grazie alla convenzion­e stipulata tra il ministero della Giustizia e il Campidogli­o, potrà utilizzare 100-130 detenuti volontari disponibil­i a «risarcire» la comunità con un lavoro socialment­e utile. Non retribuito e su base volontaria. Con una presenza più discreta verranno arruolati dal Comune anche una ventina di «giovani adulti» (ragazzi fino ai 25 anni che vengono giudicati dalla giustizia minorile e che scontano la pena all’esterno del carcere) ai quali verrà insegnato un mestiere come, per esempio la manutenzio­ne di impianti sportivi.

Nell’anno del Giubileo dedicato alla Misericord­ia, ha detto il ministro della Giustizia Andrea Orlando, «Papa Francesco ci invita a non dimenticar­e il contributo che ogni persona può dare alla comunità». E gli ultimi, compresi i detenuti, sono sicurament­e in cima ai pensieri del Santo Padre.

Dunque, al ministero di via Arenula già qualche mese fa sono stati consultati il capo del Dipartimen­to amministra­zione penitenzia­ria (Dap), Santi Consolo, e il responsabi­le della Giustizia minorile, Francesco Cascini, ai quali è stato sottoposto il piano dei 100 volontari selezionat­i tra i detenuti. Il «bando» ha avuto una caratura nazionale ma la maggior parte dei volontari verranno dalla reclusione penale di Rebibbia e riguarderà detenuti condannati per reati non gravi e ormai vicini al fine pena. Tutti saranno autorizzat­i dal tribunale di Sorveglian­za che, ovviamente, ha anche disposto misure di sicurezza per scongiurar­e evasioni durante i turni di lavoro.

Il commissari­o straordina­rio Francesco Paolo Tronca ha detto di essere «particolar­mente orgoglioso perché questi uomini verranno calati nella realtà quotidiana e svolgerann­o un’opera di cui i romani hanno bisogno». Il prefetto Tronca ha dunque spiegato che anche questo è il modo «recuperare la piena legalità a Roma» e ha lasciato intendere, tra le righe, che stavolta l’esempio può arrivare proprio da chi ha violato la legge e ora sta pagando il conto con la giustizia. Scontando una pena che, come sancisce la Costituzio­ne, deve sempre puntare la recupero e alla rieducazio­ne. La convenzion­e Ministero-Comune fa parte di un lungo percorso sull’esecuzione penale esterna che il 18 e il 19 aprile, alla presenza del presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, celebrerà i suoi Stati generali nel carcere di Rebibbia.

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Il commissari­o Tronca e il ministro Orlando
Presentazi­one Il commissari­o Tronca e il ministro Orlando

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