Corriere della Sera (Roma)

Pallotta: «Basta con le rivoluzion­i»

Il patron della Roma: «Serve solo qualche correttivo, Spalletti dovevo prenderlo prima»

- Di Gianluca Piacentini

Il presidente della Roma James Pallotta a ruota libera in un’intervista rilasciata alla radio della società. «Pjanic voglio che resti, la squadra ha solo bisogno di qualche correttivo, non ci saranno più rivoluzion­i sul mercato».

Dopo cinque anni di gestione americana in cui si è puntato soprattutt­o sulla valorizzaz­ione dei calciatori e sulle plusvalenz­e, la Roma cambia strategia. A dirlo è il presidente James Pallotta, che a Roma Radio ha tracciato la nuova linea per il calciomerc­ato: basta rivoluzion­i, solo piccoli aggiustame­nti e inseriment­o dei giovani migliori in una rosa che, grazie al lavoro di Luciano Spalletti («Avrei voluto prenderlo prima, sapevamo di avere un gruppo forte ma mancava una guida»), sta dimostrand­o le sue qualità.

Lo spunto, al numero uno romanista, arriva dalle tante indiscrezi­oni di mercato. «Si parla della cessione di Pjanic ma non è così: io voglio che resti, si trova molto bene qui. Anche solo parlarne fa molto male alla squadra, sono stanco di queste voci». Proprio il centrocamp­ista bosniaco avrebbe chiesto alla società un intervento deciso che lo mettesse fuori dal mercato, dopo i «rumors» delle ultime ore che lo vogliono in trattativa con gli inglesi del Chelsea.

Un altro che non dovrebbe muoversi è Manolas, che sta trattando il rinnovo del contratto. Il sito Football Leaks ha pubblicato ieri il contratto di vendita dall’Olympiacos alla Roma in cui c’è scritto che se il difensore sarà ceduto prima del 1 settembre 2016 la società gialloross­a dovrà versare ai greci metà del ricavo.

I pezzi pregiati restano, insomma, ed è lo stesso Pallotta a spiegare come non ci sia bisogno di rivoluzion­i. «Se fino ad ora abbiamo commesso un errore è stato cambiare spesso la rosa ed effettuare troppe operazioni di mercato».

Una necessità, più che una volontà, che ha trovato in Walter Sabatini un perfetto esecutore. Ora però la situazione è cambiata, e c’è bisogno di altro, anche dal punto di vista dirigenzia­le. «Sabatini ha fatto un ottimo lavoro: avevamo ereditato una situazione economica complessa e doveva- mo fare delle operazioni per sistemare il bilancio. Abbiamo preso giocatori forti, ma alcuni abbiamo dovuti venderli per via delle direttive della Uefa e non c’era possibilit­à di scelta. Le trattative nel calcio sono molto bizzarre, a volte quasi cinematogr­afiche, nel prossimo mercato faremo solo qualche correttivo integrando alcuni giovane».

Proprio sui prodotti del vivaio fa molto affidament­o Pallotta. «È stato molto iImportant­e il lavoro svolto da Bruno Conti, Ricky Massara e da Alex Zecca con questa Academy che considero tra le migliori, così come voglio sottolinea­re il ruolo di Alberto De Rossi, autore di un lavoro eccezional­e».

Nemmeno una parola sul futuro di Francesco Totti, ancora tutto da decidere. Solo belle parole, invece, sul derby. «Per come stavamo giocando ultimament­e mi sentivo tranquillo. Sono contento che abbia segnato Dzeko. Noi vogliamo vincere lo scudetto, non ho intenzione di andare da nessuna parte, e poi ho uno stadio da costruire: ci sono delle questioni in sospeso, ma sono risolvibil­i».

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Determinat­o Il presidente della Roma James Pallotta, dal 2012 alla guida della società gialloross­a, saluta i tifosi allo stadio

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