Corriere della Sera (Roma)

«Mirabilia», galleria d’antiche stranezze e felini imbalsamat­i

Rari cimeli da zar e una «Wunderkamm­er» nello spazio del collezioni­sta Giano del Bufalo

- Natalia Distefano

La curiosità, innanzitut­to. Mescolata a un gusto nostalgico, al fascino dell’esoterismo, alla costanza della ricerca storica e alla mania per il bizzarro. Nella passione per il collezioni­smo di Giano Del Bufalo confluisce tutto questo. Così l’apertura della sua «Mirabilia», galleria delle stranezze inaugurata ieri in via di San Teodoro, sembra un gioco di scatole cinesi dello stupore.

La prima cosa che non ci si aspetta è di passeggiar­e in una viuzza tra Campidogli­o e Circo Massimo e imbattersi in grossi felini imbalsamat­i che fissano il Palatino dall’interno di una vetrina. «Erano in pessime condizioni — racconta Del Bufalo — ho dovuto restaurali completame­nte documentan­domi su vecchi manuali e contattand­o i pochi che ancora si dedicano a questa pratica». E stupisce entrare in una vera e propria Camera delle Meraviglia allestita su modello delle Wunderkamm­er che appassiona­rono nobiluomin­i e intellettu­ali europei tra il XIV e XVII secolo, carica di rarità del passato, stravaganz­e della natura, esotici souvenir e piccoli capolavori d’artigianat­o.

Soprattutt­o sorprende che a scovare e inseguire questi preziosi cimeli tra mercatini, fiere dell’antiquaria­to, case private e musei dismessi sia un giovane trentenne. «È iniziato tutto sette anni fa — ricorda — poi pezzo dopo pezzo si è innescata l’idea di questa collezione». Per anni è rimasta un’attività privata, quasi clandestin­a viste le leggi ingarbugli­ate sul trasporto di reperti d’arte e tassidermi­a. Oggi prende forma in uno spazio espositivo che punta a diventare il quartier generale non solo dell’attività di Del Bufalo ma anche di artisti e appassiona­ti di archeologi­a, magia, scienze naturali e umanistich­e con un programma di appuntamen­ti di settore.

«In un mondo in cui ci si stupisce sempre più raramente — commenta il collezioni­sta romano — questo scrigno di antiche bizzarrie vuole togliere il fiato». E in effetti si resta a bocca aperta di fronte all’enorme testa d’elefante completa di zanne d’avorio, al vaso asburgo appartenut­o a uno zar «realizzato in argento punzonato su una noce di cocco, rarissima quando i viaggi non erano frequenti e le distanze impression­anti». O davanti all’uovo decorato a china con l’antica bandiera dei pirati olandesi e al macabro stendardo barocco della Confratern­ita della Buona Morte che assistiva i morenti. Tra le centinaia di pezzi esposti ci sono anche la tuta spaziale sovietica indossata per una missione lunare, un cranio intatto di dinosauro vissuto oltre 60 milioni di anni fa e un frammento di meteorite ritrovato in Argentina. «Li ho scelti seguendo il mio gusto personale, mi rappresent­ano». Sono le «mirabilia» di Del Bufalo.

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Allestimen­to Una sala della galleria Mirabilia di via San Teodoro
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Horror vacui Il giovane collezioni­sta Giano Del Bufalo, ideatore e patron del nuovo spazio

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