Bergoglio e Angela Merkel La parola ai volti del potere
Al Teatro Eliseo Lucia Annunziata conduce un ciclo di quattro appuntamenti
È cresciuta nella carta stampata, poi è diventata personaggio televisivo e del giornalismo online come direttore dell’Huffington Post. Per la prima volta Lucia Annunziata approda al teatro. Dal 4 al 25 maggio all’Eliseo, ogni mercoledì alle 19, conduce un ciclo di quattro incontri: «Processo al potere», ideato in collaborazione con Editori Laterza. Sorride emozionata come una vera debuttante, Lucia: «Sì, perché mi sento come una che si sta per laureare. Rispetto alla televisione, il teatro è il luogo dove la parola trova la sua celebrazione più alta e forte. È come dire, dopo tanti anni di studio e lavoro, quando divento grande salgo in palcoscenico». Felice di accogliere l’iniziativa Luca Barbareschi, direttore dell’Eliseo: «Si aggiunge alle manifestazioni culturali che stiamo organizzando, per tenerci lontani dal dogmatismo e mantenere sempre vivo il confronto delle idee».
Quattro personaggi sotto la lente d’ingrandimento. Il primo è Papa Bergoglio, potere religioso: ne parleranno Monsignor Nunzio Galantino, segretario generale della Cei, ed Eugenio Scalfari. Poi il potere politico in Europa, la leadership di Angela Merkel: protagonisti Veronica De Romanis, economista che ha delineato il «metodo Merkel», e Gian Enrico Rusconi, scienziato della politica e studioso della Germania del ‘900. Il potere populista si identifica in Beppe Grillo: ospiti, la politologa Elisabetta Gualmini e l’editorialista Antonio Padellaro. L’ultimo appuntamento è dedicato a Matteo Renzi e al potere della parola, con Aldo Cazzullo, giornalista e scrittore, e Nicola Lagioia, Premio Strega 2015.
«Una riflessione non televisiva sul potere - precisa la Annunziata - depurata da tutto ciò che è televisione: non c’è share per battere l’avversario, ma solo la verità di quello che viene detto. C’è il luogo, che è il teatro; c’è il corpo, quello del leader che viene analizzato; c’è la parola». Conclude Giuseppe Laterza: «Le idee sono importanti come il potere. Non vogliamo parlare dei retroscena della politica, ma delle persone che gli danno un volto».