Liste in corsa: la carica dei diecimila candidati
La carica dei 10mila. Ma potrebbero essere ancora di più i nomi sulle liste elettorali di Roma, facendo un primo conto a spanne: tra i 48 membri del consiglio comunale e i 24 per ognuno dei 14 municipi in cui è divisa la città. Che significa, 384 persone per ogni lista, nome più nome meno.
La carica dei 10mila. Ma potrebbero essere ancora di più i nomi sulle liste elettorali di Roma. Tutto ancora da decidere certo, perché c’è tempo fino alle ore 12 del 7 maggio per presentare elenchi e nomi agli uffici elettorali di piazza Marconi. Ma intanto, facendo un primo conto a spanne il numero dei candidati alle elezioni comunali della Capitale supera le 10mila unità. Tra i 48 membri del consiglio comunale e i 24 per ognuno dei 14 municipi in cui è divisa la città. Che significa, 384 persone per ogni lista, nome più nome meno.
Al momento i candidati sindaci (quasi) sicuri sono 13: Roberto Giachetti (Pd), Guido Bertolaso (Forza Italia), Giorgia Meloni (Fratelli d’Italia), Francesco Storace (La Destra), Virginia Raggi (5 Stelle), Alfio Marchini (Lista Marchini), Stefano Fassina (Sinistra Italiana), Alfredo Iorio (Forza Nuova, Msi), Simone Di Stefano (CasaPound), Mario Adinolfi (Popolo della Famiglia), Carlo Rienzi (Codacons), Paolo Voltaggio (Roma Bene in Comune), Alessandro Mustillo (Partito Comunista). Oltre ad avere la propria lista, quasi ognuno avrà una o più liste collegate. Il che moltiplica i nomi da aggiungere sulle liste dei candidati. Giachetti, ad esempio, corre per il Pd. Ma con lui si presenteranno almeno altre 4 liste: il conto finale dei candidati in corsa arriva quindi a 1920. Per Marchini si prevedono solo 3 liste, ma comunque si superano i mille nomi (1.152). L’ex capo della Protezione civile Bertolaso si presenta con Forza Italia e una lista civica: 768 candidati. La Meloni, invece, porta in dote 3 liste, la sua più la Lega Nord e una lista civica: anche lei supera i mille (1152). La candidata grillina Raggi si dovrebbe fermare ai 384, con una sola lista. Come lei anche Storace. Per Iorio sindaco invece, Movimento Sociale, Fiamma Nazionale e Forza Nuova si uniranno in un listone unico, limitandosi quindi a 384 nomi.
Ma c’è ancora tempo per entrare in corsa e aumentare le fila dei candidati. In forse ancora altri nomi che dall’inizio dell’ascesa al Campidoglio si sono autoproposti, ma aspettano. Uno tra tutti il senatore di Forza Italia Antonio Razzi che ieri ha ufficializzato la sua candidatura a sindaco, «faccio talmente sul serio che ho già pronta la squadra da portare in Campidoglio, con il comune Capitale d’Italia non si scherza e io faccio sul serio», ma due giorni prima confessava: «Aspetto che Silvio Berlusconi mi dica cosa fare, martedì lo incontrerò».
E confessa di pensarci ancora «in maniera seria» anche Flavio Tosi, ex leader leghista, oggi leader di Fare! e sindaco di Verona: «C’è chi ha buttato lì una candidatura, io no, proprio per rispetto ai romani e perché so cosa vuole dire fare il sindaco». Tutto può ancora succedere.