Raggi: «L’Atac è un fiore all’occhiello» Dietrofront sulle primarie per la giunta

«L’Atac? È un fiore all’occhiello di questa città». Firmato, Virginia Raggi, aspirante sindaco di Roma, candidata del Movimento Cinque Stelle. Solo che, tra autobus che non camminano ed evasione tariffaria, pensare all’azienda come «ad un fiore all’occhiello» pare un eccesso di ottimismo. Riccardo Magi, Radicali, ironizza: «Un fiore? Sì, un crisantemo sulla tomba del trasporto pubblico locale...». Sempre la società dei trasporti fa litigare i candidati. Giachetti (Pd) è «favorevole alle privatizzazioni di Adir e Farmacap, mentre Atac va prima risanata». Fassina (Si) si dice «contrario all’ingresso dei privati», per Raggi Atac «deve restare pubblica». Questa è la «cifra» della campagna elettorale di M5s: dare messaggi rassicuranti, niente tsunami. Sugli assessori da scegliere «con primarie on line» c’è un inversione di marcia. Ora l’idea è quella di un direttorio che valuti le candidature: «Non vogliamo superqualificati a caccia di poltrone, ma gente che condivida un percorso». E la tasse? «Le abbasseremo, ma non possiamo dire quando». E nemmeno come, al momento. (e. men.)