Un «Miracolo» fra Roma e Milano
In radio il programma con Fabio Canino (da via Asiago) e La Laura (da corso Sempione)
Una coppia radiofonica - nata per merito di Fiorello - che ogni sabato e domenica dalle 9 alle 10.30 unisce in un ponte ideale Roma e Milano.
Fabio Canino & La Laura (al secolo Laura Piazzi) conducono a distanza, uno nella capitale da via Asiago, l’altra nella città lombarda da Corso Sempione,«Miracolo italiano» su
In studio Stamattina sarà ospite il cantautore Alberto Fortis che il 3 maggio si esibirà all’Auditorium
Radio 2. «È vero», raccontano, «il nostro è stato un matrimonio combinato. È stato Fiorello che ci conosce bene entrambi a pensare che potesse funzionare». Così è stato, fin dal 2010. Con programmi come «E la chiamano estate», «Esclusi i presenti» e, da due anni, «Miracolo italiano». Il primo lo fanno loro, riuscendo a condurlo, a 600 chilometri di distanza, come se fossero insieme, Canino comodamente secheli duto, La Laura rigorosamente in piedi. Lui, fiorentino, che gioca a fare lo snob, lei, piemontese, la naïf. «La sintonia oltre che caratteriale è una questione di orecchio. E merito del nostro regista, Luca Mi- che fa un grande lavoro sulla sonorizzazione». Siglette, film in 40 secondi, dialoghi di serie tv, effetti sonori continui un po’ folli sottolineano l’ora e mezza di trasmissione dove cinema, teatro, letteratura, scienza, costume si intrecciano agli interventi degli ospiti. Uno zoccolo duro di fedelissimi: attori come Fabrizio Gufuni, Sonia Bergamasco, Giuseppe Battiston (che ha anche sostituito Canino alla conduzione), scrittori, come Marco Missiroli e Ivan Cotroneo, il fisico Carlo Rovelli, l’esperto di scienza Luigi Bignami, l’antropologo Marino Niola, il cantante Jack Savoretti. «È una composita comunità di “miracolati” sempre pronta a giocare con noi con amicizia e disponibilità».
Stamattina ci sarà il cantautore Alberto Fortis, quello di «A voi romani» e «Milano e Vincenzo», che il 3 maggio sarà all’Auditorium. «Ha fatto pace con i romani: ormai gli chiedono i pezzi più contestati» raccontano Piazzi e Canino che ai microfoni fanno il tifo ognuno per i propri luoghi di adozione, la Milano in una fase splendida, Roma che soffre e a cui la bellezza non basta più. «In realtà ci piace l’idea che anche la radio possa unire l’Italia».