INZAGHI: «SERVE UNA LAZIO SUPER»
Il tecnico a Torino sfida la Juve, che aveva battuto Pioli 6 volte su 6
Senza Candreva, Klose, con Djordjevic e Anderson in attacco, Inzaghi sfida la Juve a Torino: «Dovremo fare qualcosa di incredibile, serve una Lazio vincente come quella del 2000».
Stefano Pioli ci ha provato tre volte in campionato, due volte in Coppa Italia finale compresa e una, a Shanghai, in Supercoppa, rimediando dalla Juve sempre sonore sconfitte. Stasera (dalle 20.45 su SkySport 1, SkyCalcio 1 e Premium Sport) ci riprova Simone Inzaghi: uscire indenne dallo Juventus Stadium è la sua missione (quasi) impossibile. «Andremo per fare la nostra partita, chi giocherà sarà all’altezza e il modulo resterà il solito - dice il tecnico - La Juve ha
L’allenatore biancoceleste Dovremo fare qualcosa di incredibile perché loro hanno vinto 24 delle ultime 25 partite. Il modulo rimarrà lo stesso e chi andrà in campo sarà all’altezza
vinto 24 delle ultime 25: serve qualcosa di incredibile. Ma la Lazio può farlo».
Poco più di due settimane alla guida della Lazio, un gruppo ricomposto almeno per un ultimo tratto di stagione decoroso e un paio di sogni da realizzare: aggancio all’Europa League (il Milan è a +4) e, quindi, la conferma sulla sua panchina nella prossima stagione, un’altra rifondazione forzata dopo l’ennesimo anno flop. Finora i sogni di Inzaghi resistono, contro Palermo e Empoli sono arrivate due vittorie con numeri ottimi (6 punti, 5 gol fatti, zero subiti). Però per fermare la cavalcata della Juventus verso lo scudetto, per di più in stato di emergenza infortuni, servirà molto di più.
Ci vorrebbe un’impresa epica, tipo quella del 1 aprile maggio del 2000, quando la Lazio con Inzaghi centravanti vinse 1-0 grazie al gol di Simeone su punizione di Veron, dando il via alla rimonta scudetto. «Secondo me dobbiamo essere veloci quando riconquistiamo palla, verticalizzando subito per far sì che la loro difesa non si schieri. Faremo la nostra partita sperando di non trovarli al top, ma per batterli servirà una grande Lazio - le parole di Inzaghi - Andammo a Torino nel 2000 con 9 punti di ritardo (in realtà i punti in meno erano 6: Juve 59 e Lazio 53, e con quella vittoria si ridussero a 3, ndr), ma da lì partì la grande rimonta verso lo scudetto. Ho un bellissimo ricordo, era un altro stadio. Allo Juventus Stadium sarà un’altra grande emozione, ma quando inizierà la partita penseremo solo a dare il massimo».
Del resto il tecnico questo ha chiesto al gruppo: dare il più possibile nelle sette partite che, al momento dell’investitura in panchina, restavano alla fine della corsa. Per ora Inzaghi è stato ascoltato, stasera il test in casa della Juventus dirà se e quanto la Lazio crede nella rimonta europea. «Dobbiamo guardare a noi e fare più punti possibili. Noi ci crediamo, anche se il calendario non ci aiuta. Ora abbiamo Juve e Sampdoria fuori casa, però penso che la squadra stia facendo benissimo».