Da Shakespeare all’ indie pop per cantare i labirinti dell’amore
Get Well Soon stasera sul palco del Quirinetta con i brani di «Love»
Uno fra personaggi più influenti della scena musicale tedesca sbarca al Quirinetta. Stasera arriva Get Well Soon, nome d’arte di Konstantin Gropper che presenterà il suo ultimo lavoro, «Love», un concept album dedicato all’amore.
«Prima di mettermi all’opera ho letto tantissimo e fatto ricerche con un ossesso - ha raccontato il cantante che, subito dopo il suo debutto nel 2008, fu definito dalla rivista inglese Nme “il piccolo genio tedesco” -. Poi alla fine ho deciso di dedicarmi solamente all’amore di coppia, perché altrimenti sarebbe diventato un tema troppo vasto». Gropper si è messo ad analizzare di tutto, qualunque scritto gli potesse servire per capire meglio l’essenza dell’amore. «Dai romanzetti da quattro soldi a Shakespeare - ha sottolineato ed è da qualche parte nel mezzo tra questi due estremi che ho trovato la mia personale visione dell’amore». Gropper nel video di «It’s Love», il singolo più passato in radio, ha fortemente voluto l’attore settantatreenne Udo Kier, figura cult della cinematografia tedesca (e non solo) che era già comparso anche nel video di «Deeper and Deeper» di Madonna e in quello di «Make Me Bad» dei Korn. «L’avevo già proposto per il primo video del mio primo album - ha spiegato però allora non se ne fece nulla per questioni economiche. Adesso invece il caso ha voluto che fosse già in Europa per altri lavori. Così sono riuscito a farmi dare il suo numero di cellulare, l’ho chiamato e lui ha accettato di girare It’s Love».
Sono cambiate tante cose rispetto ai tre dischi precedenti: da accenti più rock il sound ha virato verso l’indie pop e i testi sono meno criptici, ma sempre senza rinunciare alla complessità (ore 22, via Marco Minghetti 5, tel. 06.69925616). «Per mia natura sono una persona che cerca una spiegazione a tutto ha detto Gropper, classe 1982, sposato e padre di un bambino di quattro anni - per quanto riguarda però la domanda: cos’è l’amore? La mia risposta, in fondo anche la risposta dell’album, è che in realtà una risposta non esiste. Allora non ho potuto fare a meno di cantare il mistero dell’amore che è un labirinto, un vero casino».