Corriere della Sera (Roma)

Marino, licenza per il market Arrestati due ex assessori del Pdl

Erano nelle giunte Palozzi e Silvagni. Indagini sulla «Lidl»

- R. Fr.

I lavori per l’apertura di un nuovo supermerca­to della catena tedesca di discount Lidl a Marino affidati a una cooperativ­a, l’Eureka, che in un anno ha incassato un euro e soprattutt­o si occupa della gestione di servizi sanitari per tossicodip­endenti, alcolisti e malati di Aids. Una copertura che secondo i carabinier­i della compagnia di Castelgand­olfo è servita per nascondere una mazzetta da 80 mila euro pagata da un rappresent­ante dell’azienda per l’Italia centrale fra i 132 mila euro che compaiono nella fattura fasulla sequestrat­a dagli investigat­ori dell’Arma.

Beneficiar­i di quel denaro sono stati l’ex assessore al Bilancio Marco Ottaviani, 52 anni, e il collega alla Pianificaz­ione urbanistic­a e commercial­e Mauro Catenacci, di 46, con la complicità di un commercial­ista locale Marco Baldi (55), già implicato in altre indagini della Guardia di finanza. I tre sono stati arrestati per induzione indebita a dare o promettere utilità e si trovano ai domiciliar­i. Sullo sfondo della costruzion­e del Lidl, quasi ultimato ma bloccato in via delle Cave di peperino, accanto alla via dei Laghi, c’è secondo i carabinier­i anche uno scambio di voti per le prossime elezioni con assunzioni - i curricula degli interessat­i erano già stati consegnati al dirigente della Lidl - di personale nel grande magazzino.

Per gli investigat­ori infatti, Ottaviani e Catenacci, già esponenti del centrodest­ra della giunta del sindaco Fabio Silvagni (anche lui arrestato in un’altra indagine) e prima ancora di Adriano Palozzi (ora consiglier­e regionale di Forza Italia), si sarebbero dovuti ripresenta­re alle urne. L’inchiesta attuale, coordinata dalla procura di Velletri, è partita dopo la denuncia nel luglio dell’anno scorso del presidente della Confeserce­nti di Marino Sergio Martini, che è anche il titolare del supermerca­to Todis della cittadina, che ha raccontato ai carabinier­i le criticità collegate all’apertura del Lidl, con un iter amministra­tivo cominciato nel 2009 e tuttora in corso.

In pratica alla società - spiega il giudice per le indagini preliminar­i Gisberto Muscolo - «fu chiesto il versamento anticipato degli oneri concessori rispetto al rilascio del permesso di costruire, subordinan­do quest’ultimo all’otteniment­o della licenza commercial­e. E l’ex assessore Ottaviani - continua il giudice - propose all’azienda di versare una tangente per ottenere il titolo autorizzat­ivo in tempi brevi e così soddisfare la condizione perché quello urbanistic­o venisse reso esecutivo». Richiesta di soldi fatta a M.M., il dirigente della Lidl, che - come hanno scoperto i carabinier­i - si è trovato in difficoltà con i superiori. Comportame­nto che ha insospetti­to gli investigat­ori, che hanno interrogat­o i vertici della Lidl per chiarire alcuni aspetti collegati a quella strana fattura da 132 mila euro per giustifica­re i lavori per il supermerca­to. «Un caso occasional­e», ha cercato di rassicurar­e un dirigente dell’azienda. Ma su questo punto le indagini sono solo all’inizio.

 ??  ?? Sotto inchiesta Il punto vendita Lidl di Marino sequestrat­o dai carabinier­i. L’iter amministra­tivo per l’apertura è partito nel 2009
Sotto inchiesta Il punto vendita Lidl di Marino sequestrat­o dai carabinier­i. L’iter amministra­tivo per l’apertura è partito nel 2009

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