Tutto «Don Chisciotte» in 48 ore
Teatro Blasetti: Bruno Crucitti in una lettura integrale del capolavoro di Cervantes
Maratona Il reading si aprirà oggi alle 9 di mattina e si concluderà alla stessa ora di sabato
Quanto tempo serve per leggere un libro tutto d’un fiato? Quanto per una pagina? E quanto per i due lunghi volumi che Miguel de Cervantes ha dedicato alle visionarie avventure di Alonso Chisciano, autoproclamatosi Cavaliere errante per la Spagna con il nome di Don Chisciotte?
Quarantotto ore. O almeno tanto ci metterà Bruno Crucitti al Teatro Blasetti del Centro Sperimentale di Cinematografia, dove si esibirà in una lettura integrale e (praticamente) senza interruzioni del capolavoro di Cervantes: due giorni no stop sul palco, da questa mattina alle 9 fino alla stessa ora di sabato, per attraversare la data (il 22 aprile) che segna i 400 anni dalla scomparsa di uno degli autori più influenti della letteratura mondiale standosene totalartistica mente immersi nei suoi scritti.
«Erano anni che mi preparavo a questo anniversario — racconta l’attore — cercando la maniera giusta di celebrarlo con un evento che fosse inedito e avesse il sapore di un’impresa e personale». L’idea della lettura recitata, intitolata «Don Chisciotte Solo» e realizzata con gli allievi del Centro Sperimentale, gli è balenata partendo dall’origine, ossia dal testo. «L’ho ripreso in mano e ho sentito di dovermi avventurare in una prova d’attore forte — spiega Crucitti — impegnativa anche sul piano dello sforzo fisico».
Leggerà sia «Don Chisciotte della Mancia» che la seconda parte scritta 10 anni dopo da Cervantes, interrompendosi solo ogni quattro ore per una manciata di minuti, in cui sarà sostituito dai giovani del Corso di Recitazione con dei brani scritti da lui ad hoc. Per il pubblico, invece, due possibilità: tre tranche d’ingresso (alle 10, 16 e 20) su prenotazione o la diretta streaming sul web.
Un’impresa, è il caso di dirlo, «donchisciottiana», che ha ottenuto il patrocinio di Unesco e Istituto Cervantes. «Don Chisciotte è stato saccheggiato da tutti: teatro, cinema, letteratura. Ho voluto restituirgli unità — conclude l’attore — nella fedeltà assoluta alla lingua dell’epoca e rispettando i ritmi dell’opera. Con una piccola coincidenza personale: quando Cervantes s’imbarcò nella sua opera più grande aveva 57 anni, la mia età».