Frosinone, tutti furibondi contro l’arbitro. Stellone: «Subiamo torti dall’inizio»
Tifosi del Frosinone in rivolta dopo la sconfitta di mercoledì sera al «Bentegodi» contro il Chievo (1-5), che ha fermato la corsa dei ciociari verso la salvezza. Sotto accusa le decisioni dell’arbitro Russo di Nola che, secondo il popolo ciociaro, hanno condizionato una gara quasi fondamentale per le prospettive della squadra di Roberto Stellone. Frara e compagni sono rimasti fermi al terzultimo posto, con 30 punti, dietro al Carpi e un gradino sopra al Palermo (a quota 29), dopodomani atteso al «Matusa», dove si annunciano novanta minuti infuocati per la permanenza in A. La battuta d’arresto con i veneti, dopo due espulsioni (Ajeti e Chibsah) e un rigore contro (molto generoso), ha scatenato un mare di polemiche. L’ira dei sostenitori giallo-azzurri ha trovato sfogo sui social, con giudizi velenosi verso il fischietto campano e appelli alla società di Maurizio Stirpe per chiedere più rispetto: c’è chi invoca un’indagine federale e chi, invece, suggerisce di ritirare la squadra dal campionato. Intanto è partita una petizione per chiedere al presidente della Lega di A, Maurizio Beretta, di annullare il match. Furioso anche il tecnico Roberto Stellone: « È dall’inizio del campionato che subiamo torti - sbotta il tecnico - È stata una gara compromessa fin dai primi minuti, con molti errori nella scelta dei cartellini e in determinati falli di gioco».